Arrestati 7 sacerdoti cattolici nell'Hebei

Dovevano partecipare a un ritiro spirituale. Il loro vescovo, mons. Giulio Jia Zhiguo, è stato sotto sorveglianza per il periodo dalla morte di Giovanni Paolo II fino all'elezione di Benedetto XVI.


Roma (AsiaNews) – Sette sacerdoti della Chiesa sotterranea sono stati arrestati il 27 aprile scorso, nel villaggio di Wuqiu, vicino alla città di Jinzhou (Hebei). I sacerdoti, con età fra i 30 e i 50 anni, si erano radunati per un ritiro spirituale insieme al vescovo Giulio Jiazhiguo, vescovo non ufficiale di Zhengding. La notizia è stata diffusa dalla Kung Foundation, un'organizzazione con base negli Stati Uniti, che ha anche dato i nomi degli arrestati:

p. Wang Dingshan (50 anni), Li Qiang (31),  Liu Wenyuan (35) di Gaocheng; p. Zhang Qingcai (45) della contea di Wuji; p. Li Suchuan (40) di Zhaoxian; p Pei Zhenping (43) di Luancheng; p Yin Zhengsong (32) di Dingzhou.

Ordinato dalla Pubblica sicurezza e dall'Ufficio affari religiosi di Shijiazhuang, Il raid contro i sacerdoti è  avvenuto alle 5.30 del pomeriggio, quando il luogo del ritiro è stato circondato da dozzine di poliziotti e da 9 auto.

Mons. Jiazhiguo, che doveva predicare il ritiro, era stato appena rilasciato da un periodo di sorveglianza 24 ore su 24, per tutta la durata della morte di Giovanni Paolo II e dell'elezione di Benedetto XVI, dal 30 marzo al 25 aprile. La Pubblica sicurezza e l'Ufficio affari religiosi avevano messo in guardia mons. Jia di non compiere alcuna attività religiosa. In Cina il governo permette le attività religiose solo con personale e in luoghi registrati e controllati dallo stato e dall'Associazioni patriottica. Ogni attività religiosa al di fuori del controllo statale è considerata fuorilegge e un attentato all'ordine pubblico. Il controllo dell'Associazione patriottica mira a far nascere una chiesa nazionale, separata dal rapporto con il papa.

Nei giorni dei funerali di Giovanni Paolo II e alla elezione di Benedetto XVI alcuni media hanno creduto di rilevare un cambiamento di toni nel governo cinese e nuove prospettive per un dialogo fra Cina e Vaticano. Il governo aveva infatti espresso condoglianze per la morte di Giovanni Paolo II e auguri per il nuovo pontificato. I sette arresti del 27 e, ancora prima, l'arresto di 2 vescovi, un sacerdote e un laico (cfr. AsiaNews 2/4/2005), denunciati dal Vaticano, sono avvenuti in concomitanza con i primi giorni del nuovo pontificato e con i giorni dell'agonia e della morte del passato pontefice.