Disastro ferroviario in Orissa, la diocesi di Balasore accanto ai feriti
di Nirmala Carvalho

Quasi 300 i morti accertati mentre ancora si estraggono corpi dalle lamiere. L'ospedale cattolico e la Caritas locale mobilitati per l'assistenza dei passeggeri, in maggioranza provenienti da altri Stati indiani. Il cordoglio della Chiesa nelle parole del card. Gracias: "Vicini alle famiglie, è doloroso vedere tanta sofferenza". In un telegramma la vicinanza di papa Francesco 


Balasore (AsiaNews) - Nel cuore della notte a portare soccorso alle vittime di quella che con il passare delle ore si sta rivelando una delle più gravi tragedie ferroviarie degli ultimi anni nel mondo. In India anche la diocesi di Balasore si è immediatamente mobilitata di fronte al disastro avvenuto alle 7 di ieri sera, quando in questa città del nord dell’Orissa il Coromandel Express - il treno che collega Shalimar a Chennai - è deragliato andando a scontrarsi con il treno ad alta velocità Bengaluru-Howrah, che stava sopraggiungendo sul binario opposto. Le vittime accertate sono già quasi 300, mentre oltre 900 sono i feriti.

Il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, ha espresso ad AsiaNews il dolore della Chiesa cattolica indiana per questa tragedia: “Sono profondamente rattristato per la perdita di vite umane in questo grave incidente ferroviario: il bilancio delle vittime è così alto, è doloroso vedere così tanta sofferenza. Esprimo le mie condoglianze a quanti hanno perso i loro cari o stanno soffrendo”. Anche papa Francesco ha voluto esprimere la sua vicinanza attraverso un telegramma inviato a suo nome dal segretario di Stato, il card. Piero Parolin, al nunzio apostolico a New Delhi mons. Leopoldo Girelli: "Affidando le anime dei defunti all'amorevole misericordia dell'Onnipotente, sua santità invia sentite condoglianze a quanti ne piangono la la perdita e prega per i numerosi feriti e per gli sforzi del personale impegnato nei soccorsi".

Fin dai primi momenti successivi all’incidente l’ospedale Jyoti della diocesi di Balasore sta fornendo interventi chirurgici d’emergenza e servizi medici ai passeggeri feriti, dando anche cibo e acqua alle persone che li accompagnano. Il direttore p. Peter insieme alle suore si sono recati personalmente sul posto dell’incidente per aiutare i soccorsi trovandosi di fronte a uno scenario apocalittico.

Contemporaneamente anche il Balasore Social Service Society - la Caritas della Chiesa locale – è in prima linea in queste ore con il suo personale e i volontari nell’assistenza, soprattutto per stare accanto ai feriti originari di altri Stati dell’India che viaggiavano sui treni. “La maggioranza delle persone – racconta il direttore p. Roy – è originaria del Jarkhand, del West Bengal, del Bihar e di altre zone dell’Orissa. Stiamo offrendo assistenza medica, acqua, razioni di cibo e aiutando le persone a mettersi in contatto con le proprie famiglie e consolandoli nel loro trauma. Stiamo inoltre fornendo maschere, guanti e altro materiale alle squadre che tuttora nel luogo della tragedia continuano a estrarre i corpi dalle lamiere”.

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