Grande gioia per l'ordinazione di p. Sukhen Dulal Tigga, 32 anni, di etnia oraon. Il vescovo mons. Tudu: "Rappresenterà la nostra diocesi nel mondo. È un dono che sosterremo con al preghiera e con l'amore". Il nuovo sacerdote ad AsiaNews: "L'esempio dei missionari e la vita semplice vissuta intermanete al servizio degli altri da mia zia le mia fonti di ispirazione".
DInajpur (AsiaNews) - Il 28 luglio la diocesi di Dinajpur ha avuto la gioia di vedere uno dei propri figli diventare il primo missionario locale del Pime. Il diacono Sukhen Dulal Tigga è stato ordinato sacerdote dal vescovo mons. Sebastian Tudu. Il rito dell’ordinazione si è tenuto nella Cattedrale di San Francesco Saverio, alla presenza di circa 1000 fedeli, tra cui un buon numero di sacerdoti e suore. Ieri poi si è tenuta la Messa di ringraziamento celebrata dal neo-sacerdote p. Tigga nel suo villaggio a Rajarampur.
I missionari del Pime svolgono il loro apostolato in Bengala dal 1855. P. Tigga, che è di etnia oraon, diventa il settimo sacerdote del Pime originario di una delle diocesi del Bangladesh. Mons. Tudu si è congratulato con p. Dulal: “Dio onnipotente sceglie le persone per la sua opera – ha detto nell’omelia -. Anche p. Sukhen Dulal Tigga è stato scelto per predicare il Vangelo. Le esortiamo a essere un ottimo sacerdote e missionario”.
Il vescovo di Dinajpur ha detto di sentirsi orgoglioso per p. Tigga: “I missionari del Pime hanno dato un contributo enorme in questa diocesi e, ora, abbiamo un missionario del Pime proveniente dalla nostra diocesi. È un dono: rappresenterà la nostra diocesi nel mondo. Quindi anche i nostri fedeli staranno con lui quando andrà in qualsiasi Paese come missionario. Gli offriremo il nostro sostegno con la preghiera e con l’amore”, ha assicurato mons. Tudu.
Il nuovo sacerdote del Pime ha 32 anni: "Quando ero uno studente della scuola primaria a Suihari - ha raccontato ad AsiaNews - ho notato la vita dei missionari del Pime. La loro vita disinteressata mi ha attirato a diventare anch’io missionario. Così ho espresso il mio desiderio a p. Fabrizio Calegari”.
Dulal ha ricordato anche il grande merito della zia paterna, Nomita Tigga. “Essendo la nostra una famiglia povera, i nostri genitori non potevano provvedere alle nostre necessità quotidiane. Ma mia zia ha sostenuto le spese di studio di tutti noi fratelli. Non si è mai sposata, ha sacrificato la sua vita per noi e mi ha incoraggiato a diventare sacerdote. La sua vita semplice e dedicata agli altri è stata per me fonte di ispirazione”.
Dopo l’ordinazione sacerdotale p. Tigga tornerà in Italia dove svolgerà il suo primo servizio nell'animazione missionaria con i giovani. “Con i giovani italiani condividerò la mia testimonianza di fede”, ha spiegato.
Il Bangladesh è un Paese a maggioranza musulmana con 165 milioni di abitanti, dove i cristiani sono appena lo 0,3% della popolazione. I nonni di p. Tigga ricevettero il battesimo dai missionari del Pime, ora il suo percorso si muove in direzione opposta. "Una volta i sacerdoti italiani del Pime venivano da noi per predicare il Vangelo, ora andrò io da loro come missionario. Chiedo la vostra benedizione e la vostra preghiera”, ha concluso.
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