Katchatheevu: Modi ha riaperto la disputa sull'isola tra India e Sri Lanka
di Arundathie Abeysinghe

L'atollo era stato ceduto da Delhi nel 1974, quando a Delhi era al potere il partito del Congress guidato da Indira Gandhi. Gli esperti ritengono che il premier abbia toccato la questione in cerca di una spinta elettorale negli Stati meridionali in vista delle elezioni nazionali, in programma dal 19 aprile.


Colombo (AsiaNews) - Una piccola isola disabitata situata tra India e Sri Lanka è inaspettata al centro di una controversia tra i due Paesi. Si tratta dell’isola di Katchatheevu, nello Stretto di Palk. Il 31 marzo, il primo ministro Narendra Modi ha criticato il partito all’opposizione del Congress per aver ceduto l’atollo allo Sri Lanka, affermando che "non ha fatto nulla per salvaguardare gli interessi dello Stato". 

La questione ha acquisito importanza in vista delle elezioni indiane, che inizieranno il 19 aprile e si concluderanno a giugno. Gli analisti sono d’accordo nel ritenere che la polemica stia venendo utilizzata da Modi (in lizza per un terzo mandato) per cercare il favore dei cittadini degli Stati meridionali, in particolare del Tamil Nadu, che si affaccia sullo Stretto. 

Il Congress ha subito reagito al commento del premier: “Modi, nella disperazione totale, sta sollevando questa questione in vista delle elezioni".

L’isola fu ceduta nel 1974 dal governo indiano, guidato dall’allora premier Indira Gandhi, allo Sri Lanka, governato dal primo ministro Sirima Bandaranaike. Si trattò di un atto di generosità, preludio di uno scambio di lettere tra i due vicini dell'Asia meridionale riguardo il confine marittimo. 

Dopo lo scoppio della guerra civile in Sri Lanka, nel 1983, l'isola è stata teatro di battaglia dei combattimenti tra i pescatori indiani di etnia tamil e la Marina nazionale, dominata dai sinhala. Diversi indiani hanno perso la vita a seguito di attraversamenti accidentali della linea di confine.

Gli analisti politici Nishantha Tennakoon e Sachini Caldera, interpellati da AsiaNews hanno detto che "da tempo immemore Katchatheevu periodicamente torna ad attirare l’attenzione, soprattutto prima dei periodi elettorali in India. Di recente, i pescatori dello Sri Lanka hanno cominciato a temere che il governo possa cedere l'isola all'India. Ma la disputa su Katchatheevu è una questione geopolitica complessa e non può essere ridotta ad ansie campanilistiche".

Secondo gli esperti Sampath Mendis e Mayantha Withannage, “il parlamento indiano discute su Katchatheevu da decenni, anche da prima della delimitazione dei confini marittimi. La questione era stata affrontata anche dall'ex primo ministro Jawaharlal Nehru, che registrò il suo disappunto in un dossier il 10 maggio 1961. 

In seguito, nel 1974, il Dravida Munnetra Kazhagam (DMK), principale partito del Tamil Nadu, pubblicamente si oppose alla cessione dell’isola, ma il leader del partito e chief minister dello Stato, diede la sua approvazione all’accordo tra Gandhi e Bandaranaike”.

Nonostante il ministro degli Affari esteri indiano, S. Jaishankar, abbia ricordato la vicenda che nel 1974 portò alla definizione dei confini marittimi tra i due Paesi, è evidente che il Bharatiya Janata Party (BJP), attualmente al potere in India, vuole porsi in maniera contraria alla decisione di allora, presa dal Congress.

Nel frattempo, il ministro della Pesca, Douglas Devananda, ha aperto un nuovo dibattito affermando che, in cambio della cessione di Katchatheevu, l’India si è assicurata un’area marittima ricca di risorse petrolifere e risorse marine.

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