L’appello di Francesco nella messa celebrata all’aeroporto di Kinshasa davanti a oltre un milione di fedeli in un Paese profondamente ferito dai conflitti. “In un mondo scoraggiato per la violenza e la guerra ripetiamo con Gesù: pace a voi”
Il 3 febbraio in programma l’ordinazione episcopale di p. Younan Hano. Nella ex capitale del califfato islamico gli abitanti impegnati a ricostruire collaborando fra loro. Prevale l’impegno alla pace e al dialogo, ma pesa l’elemento economico. Serve “tempo” per sradicare l’ideologia estremista. Il valore dell’unità fra Chiese e il rapporto con i caldei.
La Chiesa cattolica respinge le affermazioni dell'ex capo di Stato. Egli ha dichiarato di non aver commesso errori che hanno poi portato agli attacchi del 2019. Nelle scorse settimane la Corte suprema gli aveva ordinato di pagare un risarcimento alle vittime.
Esteso piano di sussidi da 1.000 euro per famiglia disagiata. I destinatari possono usare la somma per avviare un’attività e rendersi autonomi. Il modello è quello cinese. Si temono però sprechi: molti kirghisi vogliono solo i soldi senza partecipare ad attività lavorative.
Davanti alle autorità di Kinshasa - prima tappa del viaggio che lo porterà anche in Sud Sudan - il pontefice ha lanciato un duro monito contro il "colonialismo economico". Dal Paese dei "diamanti insanguinati" che hanno provocato un "genocidio dimenticato", ha invocato "una diplomazia dell'uomo per l'uomo, dove al centro non vi siano il controllo delle risorse ma le opportunità di crescita della gente”. “La violenza e l’odio sono sentimenti antiumani e anticristiani: non abbiamo più posto nel cuore e sulle labbra di nessuno".
La vicenda più recente ha convolto un'attrice taiwanese, alla quale è stato richiesto il pagamento di 27mila baht. Le azioni illegali degli agenti sono note da tempo ma la possibilità di un cambiamento sembra ancora lontana, nonostante le speranze ventilate dopo il colpo di Stato del 2014: le forze dell'ordine oggi sono schierate contro i manifestanti anti-governativi.