Scuole, chiese, moschee confiscate da Saddam Hussein ritornano ai legittimi proprietari

Baghdad (AsiaNews) - Il Consiglio del Governo Provvisorio ha deciso che scuole, chiese, moschee e madrassah (scuole islamiche) confiscate da Saddam Hussein  ritornino ai legittimi proprietari, che avranno anche libertà di gestire i contenuti educativi. La decisione è stata presa il 5 novembre scorso, ma solo ora si è diffusa la notizia. AsiaNews ha ricevuto la notizia da personalità della Chiesa di Baghdad.

Nella sessione del 5 novembre, il Consiglio ha varato la Decisione n. 87 con cui si decreta "la cancellazione di tutte le decisioni, leggi e regolamenti che confiscavano, chiudevano, incorporavano, annullavano il potere di governare collegi, moschee, istituti, scuole".

In pratica si afferma la restituzione totale e la libertà di gestione di collegi e scuole, insieme a tutti i privilegi. La decisione è firmata dal Presidente del Consiglio Provvisorio Jalal Talabani.

Per i cristiani, i cattolici, gli sciiti e i sunniti è una liberazione: in pratica, con questa decisione si dà il via alle scuole libere.

Questa decisione oltretutto verrà incorporata nella Costituzione e garantirà pure la libertà di insegnare e di gestire le scuole in modo autonomo. I programmi delle scuole saranno stabiliti in un secondo momento.

Sotto il regime di Saddam Hussein tutto era nazionalizzato; ora si garantisce la libertà di educazione. L'Iraq, insieme alla Giordania, sono gli unici paesi a maggioranza islamica, dove esiste libertà di educazione.

Il governo di Saddam Hussein aveva abrogato le scuole libere il 22 maggio 1974. La confisca degli edifici è avvenuta il 10 marzo 1975. A quel tempo sono state requisite 80 scuole e collegi, di cui 34 cristiani. Attualmente, dopo al decisione del Governo provvisorio ai cattolici verranno restituiti 15 scuole e un collegio universitario un tempo gestito dai gesuiti. (BC)