Un ricercatore nuova vittima della Sars

Taipei (AsiaNews/agenzie) – Questa mattina un ricercatore di Taiwan è risultato positivo al test della Sars. L'uomo di 44 anni – il cui nome non è stato rivelato -  stava conducendo una ricerca proprio sulla polmonite atipica presso l'Istituto di Prevenzione Medica del Centro Nazionale della Difesa per le cure mediche. Ad una conferenza-stampa Chen Chien-jen, Ministro della Sanità ha reso noto che il ricercatore sarebbe rimasto infettato accidentalmente nel corso di alcuni esperimenti, iniziati lo scorso 5 dicembre. L'uomo tra il 7 e il 10 dicembre si trovava a Singapore con alcuni colleghi per partecipare a un seminario. Il ricercatore e la sua famiglia sono stati posti in isolamento, ma le autorità fanno sapere che si trovano tutti in buone condizioni. I colleghi che hanno partecipato al seminario sono considerati fuori rischio di contagio. A Singapore però, il governo ha messo in quarantena circa 70 persone a titolo precauzionale.

Questo è il primo caso di Sars manifestatosi a Taiwan dal 5 luglio scorso, quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha rimosso l'isola dalla lista di paesi considerati ad alto rischio di infezione. Prima del contenimento del virus Taiwan aveva registrato 346 casi di Sars e 37 morti.

Intanto questa settimana si è tenuto a Pechino un Forum Internazionale sulla Cura e la Prevenzione della Sars nel quale è emerso che vi sono ancora molte questioni aperte. Huang Jiefu, Vice Ministro della Sanità ha affermato: "Ancora non sappiamo da quale animale si propaghi il virus" e un vaccino è ancora lontano dall'essere scoperto". Secondo gli esperti la Cina non è esente da una nuova crisi di Sars. La prima, scoppiata lo scorso novembre, ha infettato 5,327 persone e facendo 349 morti. Essa è costata alla Cina circa 6,1 miliardi di dollari USA. (SF)