Sopravvissuti accusano: fuga di gas causata da leggerezza e superficialità

Chongqing (AsiaNews/SCMP) - La fuga di gas nella zona di Kaixian (municipalità di Chongqing), avvenuta la sera del 23 dicembre,  è stata definita uno dei peggiori incidenti industriali della Cina. Le cifre ufficiali parlano di almeno 234 morti, ma molti sopravvissuti affermano che le vittime sono più di 300.

Il governo ha lanciato un'inchiesta per punire i responsabili del disastro. Le responsabilità sono a diversi livelli: incompetenze del governo locale, superficialità dei responsabili industriali, impreparazione dei tecnici, lentezza degli aiuti sono le cause più evidenti.

Secondo alcuni sopravvissuti, la China National Petroleum Corp – uno dei giganti mondiali del petrolio, con un budget annuale di 400 miliardi di yuan , circa 50 miliardi di euro – responsabile dell'impianto d'estrazione del gas, non si è mai preoccupata di educare i residenti vicini all'impianto ad affrontare possibili pericoli quali fughe o esplosioni di gas. Attorno al pozzo non vi erano nemmeno maschere o tute di sicurezza.

Anche le autorità di Chongqing non avevano maschere antigas. E così, a detta del vice-sindaco Wu Jianon, gli aiuti hanno raggiunto la zona più di 30 ore dopo il disastro. Un'altra ragione del ritardo è dato dalla mancanza di linee di comunicazione con l'area, abitata in prevalenza da contadini.

Le unità di crisi biologica e chimica dell'esercito sono arrivate sulla scena solo il 26 dicembre, 3 giorni dopo l'incidente. Non si ha nessuna prova che siano stati usati elicotteri.

Il portavoce dell'Amministrazione Statale per la Sicurezza sul Lavoro ha chiesto al governo il varo di un sistema di allarme nazionale e di soccorso rapido per il futuro.

Intanto le autorità, usando almeno 100 camion stanno trasferendo i 42 mila sfollati alle loro case. Ma alle persone che vivono nel raggio di 5 km dal disastro è ancora proibito il ritorno.

Il gas velenoso ha ucciso persone e animali, inquinato le acque e i raccolti. Molti sopravvissuti ritornano a casa avendo perso tutto. Le autorità di Kaixian hanno detto che la China National Petroleum compenserà tutti coloro che hanno subito danni.

Molti sopravvissuti dei villaggi attorno a Xiaoyang, a pochi km dal disastro dicono che molte centinaia sono morti, e che altre diverse centinaia sono per ora considerati  "dispersi". La polizia ha chiuso l'area in questione rendendo impossibile ogni verifica. Autorità ufficiali non si sbilanciano a commentare le cifre.

Secondo dati ufficiali, in Cina , per incidenti sul lavoro, vi sono ogni giorno 300 morti. Con questo si intendono morti sul luogo di lavoro. Non vi sono cifre ufficiali per le morti avvenute in conseguenza degli incidenti di lavoro.