La marcia dei 100 mila per la democrazia

Hong Kong (AsiaNews) – Con l'inizio del nuovo anno la popolazione di Hong Kong è scesa di nuovo in piazza per chiedere maggiore democrazia. Alle 3 del pomeriggio del 1 gennaio 2004, circa 100 mila persone sono sfilate partendo dal Victoria Park fino a giungere il quartiere di Central alle 7.00. La manifestazione ha ripreso i toni e le richieste di quella analoga che si era tenuta il 1 luglio 2003, in cui mezzo milione di manifestanti hanno criticato il governo che si preparava a varare leggi illiberali anti-sedizione. I cittadini di Hong Kong si dichiarano ancora insoddisfatti del governo, e chiedono maggiore democrazia, il suffragio universale e la possibilità di eleggere direttamente sia il capo dell'esecutivo sia il Consiglio Legislativo. La massiccia partecipazione popolare ha stupito tutti, compresi gli organizzatori, che prevedevano una affluenza di circa 20 mila persone.

Il portavoce del gruppo degli organizzatori, il legislatore Lee Cheuk-yan, si è augurato che la marcia possa servire ad accelerare il processo di democrazia ad Hong Kong ed ha dichiarato: "Non credo ci siano dubbi su cosa vi sia nel cuore del popolo". Un altro personaggio chiave dell'organizzazione, Richard Tsoi Yiu-cheong, ha detto che il fallimento di Tung Chee-hwa, attuale capo dell'esecutivo di Hong Kong, ha trascinato la gente alla marcia:" Abbiamo fatto la storia un'altra volta. Nessuno può negare che il popolo vuole una piena democrazia".

Il Governo ha risposto assicurando che presterà la massima attenzione alle richieste popolari. Un portavoce ufficiale ha assicurato che i prossimi 3 anni passeranno nello sforzo di indirizzare gli sviluppi costituzionali dopo il 2007.

Alcuni leader pro-Pechino hanno invece criticato apertamente le richieste dei democratici, ed hanno previsto uno smottamento negativo nell'andamento degli investimenti.

Tsang Hin-chi, membro del Comitato Permanente dell'Assemblea Nazionale del Popolo (il parlamento di Pechino), ha detto che il Governo è pienamente consapevole del desiderio di democrazia del popolo, e che questa consapevolezza l'ha sempre avuta. Tuttavia ha aggiunto: "I democratici sono diventati molto arroganti dopo la vittoria nelle elezioni dei consigli di distretto. Il popolo deve realizzare che i democratici si muovono solo per i loro interessi".

Anche un importante uomo d'affari, Stanley Ho Hung-sun, capo della Real Estate and Developers Association, si è espresso contro la marcia: troppi moti e marce popolari , egli ha detto, potranno solo rendere più difficili gli affari economici dell'isola.