Cristiano ucciso e due feriti in uno scontro a fuoco nelle Sulawesi Centrali

Jakarta (AsiaNews)  –  Samuel Malatinggi, un cristiano di 56 anni, capo della comunità di Maranatha, è stato ucciso mercoledì 21 gennaio in serata da una pallottola che lo ha colpito in testa. Lo scontro a fuoco è avvenuto fra gli abitanti di Maranatha, villaggio a maggioranza cristiana, e quelli di Sidondo, un villaggio vicino abitato da una comunità musulmana. L'arma del delitto è stata identificata come una pistola costruita in casa. La salma è stata seppellita il giorno dopo, giovedì 22, dopo un'autopsia, effettuata all'Undatu General Hospital.

Nello stesso scontro ci sono stati anche 2 feriti gravi: Lamborongan, un cristiano di 56 anni, è ricoverato in gravi condizioni per le ferite riportate alla testa ed al petto, mentre Tengge, 42 anni di fede islamica, è ricoverato in un altro ospedale per una ferita al braccio destro.

La tensione fra i due villaggi, che si trovano nella regione del Sigi Biromaru, a circa 260 km da Poso, è in atto da tempo, ma lo scontro a fuoco ha convinto parecchi cittadini a lasciare i 2 villaggi per rifugiarsi in zone più sicure. Le ragioni della rinata violenza in questa parte dell'Indonesia non sono chiare  nemmeno  a polizia e militari, che al momento pattugliano la zona per ordine del governo centrale.

Testimoni di entrambe le parti avanzano varie ipotesi e testimonianze. La tesi più accreditata della vendetta per un'azione avvenuta nel 2002, quando i cristiani di Maranatha si sono scontrati con i musulmani di Kotapulu, bruciando due case. Le autorità stanno indagando anche su possibili connessioni fra questi atti di violenza e quelli che avvengono sporadicamente a Poso, mai rivendicati da nessuno.

Gli attacchi alla città , ad opera di ignoti, mettono in crisi il trattato di pace firmato nel febbraio 2002. Il sud delle Sulawesi è infatti da anni teatro di scontri fra cristiani e musulmani.

Ad acuire lo scontro hanno contribuito l'emigrazione di fondamentalisti musulmani e frange dell'esercito indonesiano.

In questi giorni a Poso la polizia ha lanciato un'ampia operazione di perquisizione. La polizia ha scovato 27 bombe, decine di armi da fuoco e 47 scatole di munizioni. Le munizioni provengono dalla ditta che serve l'esercito. Violenze di questi ultimi anni sono scoppiate a Poso Pesisir, Poso Kota, Pavona Utara e Ampana. Secondo la polizia,  Ampana è la base di tutti gli attacchi. (MH)