Kasper a Mosca: attese e speranze dei cattolici russi
di Lorenzo Fazzini
Intervista a Viktor Krul, direttore di Svet Evanghelia, Mosca

Mosca (AsiaNews) - È iniziato ieri la visita a Mosca del cardinal Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Invitato dalla Conferenza episcopale russa, Kasper, al suo arrivo a Mosca, ha affermato che la sua visita avviene "per esprimere la mia alta stima verso la Chiesa ortodossa russa, la sua tradizione e ricca eredità spirituale". Durante la visita, che si concluderà il 20 febbraio, Kasper sarà ricevuto in udienza da Sua Santità Alessio II, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, e avrà un colloquio con Kirill, Metropolita di Smolensk e Kaliningrad, Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche estere del Patriarcato di Mosca.

Parlando con i giornalisti al suo arrivo a Mosca, Kasper ha espresso il suo augurio perché questa visita porti frutti concreti di dialogo fra la Chiesa cattolica e quella ortodossa: "Vogliamo instaurare amicizia e collaborazione con la Chiesa ortodossa russa al fine di servire la pace nel mondo. Non vogliamo polemiche ma amicizia e soprattutto collaborazione perché la Chiesa cattolica e quella ortodossa hanno gli stessi valori umani e cristiani e vogliono lavorare insieme per il bene dell'Europa".

Viktor Krul', giornalista, direttore di Svet Evanghelia, il settimanale cattolico della diocesi di Mosca, ha risposto alle domande di AsiaNews.

 

Dott. Krul', come vede questa visita del card. Kasper?

Sappiamo che in Russia abbiamo dei problemi con gli ortodossi e che per risolverli sono necessari degli incontri, dei confronti. Se non c'è nessuna possibilità di discutere, i problemi restano. Questa visita del card. Kasper è importante perché si torna a discutere. Inoltre noi preghiamo e speriamo che il card. Kasper possa portare in Vaticano la vera immagine della Chiesa cattolica in Russia.

Cosa si attendono i cattolici da questa visita?

Attendiamo la concordia e la riconciliazione con la Chiesa ortodossa. Ma diciamo anche che l'espulsione dalla Russia di preti cattolici resta un segno pesante su questo cammino. Speriamo anche che al termine del viaggio del card. Kasper non si senta più questa parola, "proselitismo", riferita all'attività della Chiesa cattolica.

Ci potranno essere segni  positivi per i cattolici in Russia?

Non lo sappiamo, non possiamo prevedere cosa la visita del cardinale porterà per la nostra Chiesa. Le conseguenze potrebbero essere in meglio, o anche in peggio. Noi certamente speriamo in meglio. Sappiamo bene che l'attività delle parrocchie cattoliche, soprattutto in provincia, è molto condizionata dall'atteggiamento dei vescovi ortodossi che non permettono la costruzione di nuove chiese per i fedeli cattolici e impediscono la pratica di opere di carità da parte di noi cattolici.

La presenza del card. Kasper potrà creare qualcosa di nuovo al riguardo?

Io vorrei fotografare l'incontro fra il Patriarca Alessio II e il card. Kasper per mostrare ai vescovi ortodossi che il Patriarca ha incontrato un cardinale cattolico, per far capire che i cattolici non sono così malvagi.