Per l'ayatollah Jannati : "Votare è come pregare"

 


Teheran (AsiaNews) – Nell'omelia pomeridiana di oggi, l'ayatollah Ahmad Jannati, sostituto predicatore di Teheran per la preghiera del venerdi, ha esortato i fedeli a non disertare le urne.  Votare è "un dovere religioso al pari dell'obbligo della preghiera" ha detto. Jannati ricopre anche la carica di Segretario del Consiglio dei Guardiani, che vigila sull'andamento delle elezioni e sull'interpretazione della costituzione. L'ayatollah Jannati ha ricordato le parole di Khomeini "ignorare le elezioni è un tradimento verso l'islam ed il paese".

Il riferimento al termine "tradimento" preoccupa molti iraniani desiderosi di  esprimere il loro malcontento attraverso l'astensione dal voto. Ci sono timori anche perché nella carta d'identità dei votanti sarà apposto un timbro. Questa minaccia indiretta è rivolta, in modo particolare, ai due principali partiti politici vincitori delle elezioni del 2000: l'Organizzazione dei Maujahidin della Rivoluzione Islamica ed il Fronte di Partecipazione dell'Iran Islamico, ambedue decisi a disertare le urne.

Jannati ha accusato coloro che non vogliono votare di "indebolire il sistema governativo" e di soffrire di "complessi di superiorità"…"Eleggete i deputati – ha detto- che rispecchiano le vostre aspettative e che operano per combattere contro i problemi della corruzione e delle ingiustizie" .  Ha inoltre chiesto ai direttori dei seggi elettorali di vigilare contro qualsiasi broglio.

Infine, l'ayatollah Jannati ha ricordato la fatwa di Khomeini decretata contro Salman Rushdie , autore dei Versetti Satanici: "questa Fatwa non è caduta in prescrizione ed è inconfutabile".(PB)