Attentati a santuari sciiti a Karbala e Baghdad

Baghdad (AsiaNews) – Una serie coordinata di esplosioni hanno colpito stamattina la città santa di Karbala, affollata da centinaia di migliaia di pellegrini sciiti giunti per la festa dell'Ashura. Poco tempo dopo un'altra serie di esplosioni ha colpito il maggiore santuario sciita a Baghdad.

Il bilancio dei morti è ancora impreciso. Si parla di 30 morti a Karbala e di una ventina di morti a Baghdad, con centinaia di feriti.

Questa era la prima volta dopo decenni che la comunità sciita irakena festeggiava liberamente il giorno dell'Ashura, celebrazione proibita ai tempi di Saddam Hussein.

La festa dell'Ashura è il periodo più solenne per gli sciiti. Esso ricorda l'assassinio di Hussein, nipote di Maometto sepolto a Karbala. La festa raduna nei santuari centinaia di migliaia di pellegrini da Iraq, Iran, Pakistan, Libano e altri paesi. Quest'anno a Karbala erano attesi almeno 2 milioni di fedeli.

Il mese scorso responsabili dell'intelligence americana avevano reso pubblica una lettera di un militante giordano che programmava una serie di attentati contro gli sciiti per scatenare una guerra fra sciiti e sunniti.

A Karbala, 80 km a sud della capitale, sono scoppiate 5 bombe verso le 10 ora locale, vicino a 2 santuari sciiti. Testimoni raccontano di strade insanguinate e di corpi trasportati con lenzuola e pezzi di legno.

A Baghdad, nel quartiere di Kadhimiya si sono contate almeno 4 esplosioni, alcune all'interno del muro della moschea sciita  e altre nella piazza antistante, piena di venditori ambulanti. Qui sono stati uccisi alcuni pellegrini iraniani.

Le esplosioni rischiano di acuire la tensione già presente fra sciiti e sunniti in Iraq. Nell'Iraq post-Saddam gli sciiti hanno un potere elevato, dopo anni di oppressione sotto la dittatura di Saddam, che favoriva più i sunniti. In questi mesi dalla caduta del dittatore  vi sono stati diversi attentati attribuiti ad una o all'altra comunità. Nell'agosto 2003 un'esplosione nella città sacra di Najaf ha ucciso l'ayatollah Al-Hakim; in ottobre vi sono stati attentati contro moschee sunnite a Baghdad.

Diversi osservatori non escludono che ad alimentare la tensione vi sia un'influenza di Al Qaeda o dell'Iran e un conflitto all'interno della comunità sciita, fra i fondamentalisti di Muqtada al-Sadr  e i moderati di Al Sistani.