Arrestati cinque attivisti per i diritti umani

Riyad (AsiaNews) – Le autorità saudite hanno arrestato ieri martedi 16 marzo, 5 riformisti sauditi con l'accusa di attentato " all'unità nazionale ed al tessuto sociale fondato sui principi islamici". Gli indagati avevano firmato nel dicembre scorso una petizione in cui chiedevano al governo saudita di trasformarsi in una monarchia costituzionale. I cinque detenuti sono : Abdallah al Hamed, Tawfik al Kassir, Matruk al Faleh, Mohamed Said Tayb, Khaled al Hamed. Essi sono accademici molto noti e critici nei confronti del gruppo dei diritti umani costituito di recente in Arabia Saudita e da loro ritenuto "al servizio del ministero degli interni saudita".

Da Parigi, la commissione araba per i diritti umani ha criticato con forza l'arresto degli accademici definiti "simboli della riforma in Arabia Saudita" ed ha chiesto il loro immediato rilascio. Fonti arabe a Parigi, hanno informato AsiaNews che gli attivisti arrestati avevano indirizzato una lettera all'erede al trono saudita, il principe Abdallah Ben Abdel Aziz. In essa chiedevano  l'autorizzazione a fondare una "commissione popolare per i diritti umani" indipendente da quella ufficiale. Ma il principe non ha risposto. Molti intellettuali sauditi in esilio seguono con attenzione le rivendicazioni di maggiore libertà individuale nella loro patria. Essi considerano queste richieste come l'inizio di una nuova era  per la difesa dei diritti umani e sopratutto del diritto di espressione. (P.B)