Velate accuse di mons. Mandagi contro Wiranto sulle violenze nelle Molucche

Jakarta (AsiaNews) – Dietro gli scontri religiosi nelle Molucche si nasconde il disegno di "qualche candidato presidenziale", che sta incrementando le violenze per "certi interessi politici". È quanto ha detto mons. Pietro Canisius Mandagi, vescovo di Amboina, commentando con alcuni giornalisti il protrarsi del conflitto nella capitale delle Molucche Centrali.

Parlando a Batu Meja, nel centro di Ambon, il vescovo ha aggiunto: "Essi hanno interesse a guadagnare popolarità fra la gente di Ambon e usano il conflitto come strategia". Creando questa situazione, ha aggiunto il prelato, la gente si vede costretta a scegliere  un candidato presidenziale con un forte passato ed esperienza militare, capace, secondo loro di garantire la sicurezza della popolazione. Il vescovo ha fatto anche notare che "il conflitto [nelle Molucche – ndr] rischia di influenzare gli interessi collettivi prima del delle elezioni presidenziali dirette del 5 luglio… Per questo essi  usano la violenza come metodo per acuire le emozioni popolari".

Secondo alcuni osservatori mons. Mandagi si riferiva all'ex generale Wiranto, candidato presidenziale con il partito Golkar.

Molti analisti sostengono che Wiranto sia collegato con il Gruppo dei difensori islamici, un'organizzazione che ha attaccato gli studenti durante le proteste per la democrazia nel 1998; avrebbe responsabilità nel conflitti seguiti al referendum sull'indipendenza di Timor Est, e avrebbe alimentato gli scontri religiosi a Jakarta nel 1998 e nelle Molucche nel 1999. Dopo la caduta di Suharto, l'avvenuta democrazia ha portato a una riduzione dell'influenza dell'esercito che in precedenza giocava un forte ruolo nella politica e nell'economia.

Il portavoce dell'esercito, Gen.Magg. Sjafrie Samsoedin, parlando in una speciale conferenza stampa a Jakarta,  si è rifiutato di commentare le parole di mons. Mandagi. Riferendosi anche lui a  Wiranto (ma senza fare il nome) egli ha detto: "Non posso dire nulla riguardo all'interferenza di qualche candidato presidenziale sugli scontri di Ambon, perché – anche se sono stati generali in passato - questi non sono più in carica nell'esercito". Samsoedin ha aggiunto che il TNI (l'esercito indonesiano) non vuole più interferire nella politica: "Il TNI è soltanto lo strumento della nazione per mantenere la sicurezza e non vogliamo più immergerci nell'agenda politica. Se lo si fa, rischiamo di gettare ombre sul TNI"

L'ex generale Wiranto ha invece commentato: "Spargere accuse su qualche candidato presidenziale, specie quando Ambon è in tali difficoltà,  è molto, molto pericoloso". Wiranto era ad un incontro della Nahdlatul Ulama (NU), la più diffusa organizzazione islamica, il cui responsabile, KH Hasym Muzadi, il Golkar vuole candidare come vice –presidente, in coppia con Wiranto.  Secondo Wiranto, quanto si dice sulle responsabilità di candidati presidenziali dietro il conflitto delle Molucche "è solo una grossa bugia. Spero – ha concluso – che non ne dicano più".