Sars: epidemia sembra sotto controllo

Ma accuse di negligenza per le autorità sanitarie 


Pechino (AsiaNews) – La recente epidemia di Sars sembra essere sotto controllo, dopo che le persone colpite da questo ritorno del virus sono state dimesse ieri dall'ospedale perfettamente guarite. La morte di un paziente e la messa in quarantena di più di mille persone sta però mettendo sotto accusa i servizi sanitari e i loro responsabili, proprio mentre il governo sta facendo notevoli progressi nell'agire in modo veloce e trasparente ai nuovi casi di Sars.

Song Wei, 26 anni, è stato dimessa ieri dall'ospedale nella provincia di Anhui, in cui è stata sotto cura fin dal 4 aprile scorso, poiché senza febbre per 15 giorni consecutivi. Le autorità sanitarie cinesi e dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sono convinte che la donna abbia contratto il virus mentre faceva ricerche presso l'Istituto di virologia di Pechino.  Il virus della Sars è stato da lei trasmesso ad una sua collaboratrice e a sua madre, la quale ne è poi morta. Un  viaggio di 100 chilometri da Pechino alla provincia di Anhui, fatto dalla donna dopo essere stata infettata dal virus ha inoltre fatto sì che migliaia di persone venissero in contatto con il virus.

Tutti i nove casi di Sars verificatisi nello scoppio epidemico di quest'anno sono stati catalogati come incidenti di laboratorio presso l'Istituto, che fa parte del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), creato proprio per prevenire e controllare le epidemie. Ci si chiede ora a chi spetta il compito di rafforzare le precauzioni e le linee guida di comportamento necessarie a garantire la sicurezza del personale dell'Istituto e della popolazione.

"Il CDC cinese - afferma Hu Shuli, editore della rivista economica Caijing, il quale chiede le dimissioni dei responsabili del Centro -  non ha potenziato la gestione e la sicurezza dei laboratori di ricerca, o bloccato le potenziali vie di contagio. Le autorità non hanno considerato con sufficiente anticipo la possibilità che studenti malati potessero essere stati colpiti dalla Sars, nemmeno quando erano stati colpiti da febbre alta". Le considerazioni di Shuli riflettono la crescente preoccupazione dei cinesi riguardo alla sicurezza degli esprimenti biologici nei laboratori medici del Paese. Esperti dell'OMS hanno già ispezionato tre volte i laboratori del CDC ed hanno intervistato membri dello staff per capire dove abbia avuto inizio l'epidemia.

Il riemergere della Sars ha messo in evidenza i progressi del governo nell'affrontare la fortemente contagiosa malattia respiratoria, rispondendo in modo rapido e aperto alla nuova minaccia, permettendo così che fosse messa quasi immediatamente sotto controllo. Liang Wannian, portavoce del Ministero della sanità cinese, ha affermato che "le battaglie dello scorso anno per arginare il diffondersi del virus ci hanno aiutato molto per controllare lo scoppio epidemico di quest'anno".

Nel 2003,  più di 8.000 persone  al mondo sono state infettate dal virus della Sars e 774 sono morte.