La scelta eroica di Carlo Urbani, il medico della Sars

La sua profonda fede in una biografia presentata domani al Centro Missionario Pime


Milano (AsiaNews) - La morte di Carlo Urbani, il 29 marzo 2003, destò un'ondata di cordoglio in tutt'Italia e in diversi Paesi asiatici: non solo in Thailandia - dove il medico italiano, scopritore di quella Sars che l'avrebbe ucciso, passò i suoi ultimi giorni - ma anche in Vietnam e Cambogia, dove aveva lavorato come funzionario dell'Organizzazione mondiale della sanità. Ma cosa c'è dietro quella scelta di eroismo, che spinse Urbani, ben cosciente dei rischi che correva, a occuparsi in prima persona di un misterioso morbo, finendone vittima? Lo spiega con dovizia di particolari e attingendo a fonti dirette il libro di Lucia Bellaspiga "Carlo Urbani, il primo medico contro la Sars" (edizioni Ancora). Il volume, la prima biografia autorizzata del medico marchigiano, documenta la profonda fede cristiana di Urbani, la sua scelta di dedicarsi alla cura della salute delle popolazioni meno fortunate, maturata dopo un solido percorso ecclesiale. Delle tre biografie uscite in questi mesi, questa è l'unica che, fra l'altro, dà conto in modo puntuale del forte legame che univa Carlo Urbani a una suora di clausura, sua amica d'infanzia.

Il volume su Urbani verrà presentato domani, martedì 25 maggio ore 21, al Centro Missionario Pime di Milano (via Mosé Bianchi 94 – tel. 02-438221). Alla serata prenderanno parte l'Autrice, giornalista di "Avvenire", il rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Lorenzo Ornaghi, presidente dell'Autorithy del volontariato, Stella Pan, docente universitaria di Taiwan  traduttrice del volume in cinese. Moderatore Gerolamo Fazzini, condirettore di "Mondo e Missione", mensile del Pime.

Sarà l'occasione per conoscere da vicino l'eredità spirituale e concreta dell'opera di Carlo Urbani. Alla sua morte messaggi di partecipazione e cordoglio, uniti ad appelli alla solidarietà, arrivarono da moltissimi Paesi, tra i quali Canada, Australia, Argentina e la stampa internazionale gli dedicò articoli pieni di ammirazione; oggi, nel suo nome operano l'Aicu (Associazione italiana Carlo Urbani) e una Fondazione internazionale che si ispira alla sua testimonianza. E' questa Fondazione, creata dal governo taiwanese con i fondi destinati alla lotta alla Sars, che ha provveduto a tradurre questa biografia in lingua cinese "affinché – si legge in una nota del Ministero della sanità taiwanese - le giovani generazioni dell'Estremo Oriente vengano a conoscere scelte di vita che non siano ispirate solo dai valori del capitalismo". A Taiwan, infatti, la figura del coraggioso medico impressionò fortemente il Ministro della sanità, buddista, che ha dichiarato: "Figure di generose ed eroica abnegazione come quella di Carlo Urbani rappresentano valori universali anche per noi al di là di ogni differenza di credo". A Taiwan la Fondazione internazionale Carlo Urbani ha avviato un capillare programma di educazione sanitaria, sfruttando la presenza sul territorio delle farmacie, in ognuna delle quali gli utenti possono ottenere informazioni e regole di comportamento essenziali per la prevenzione del tremendo morbo che sembra non aver del tutto allentato la presa.