Un attivista e un predicatore liberati prima del 4 giugno

Controllo serrato del governo per impedire "eventi imprevisti"


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Un attivista politico e un predicatore  di una chiesa indipendente sono stati rilasciati dal carcere poco prima dei 15 anni dalle manifestazioni del 4 giugno '89 a piazza Tiananmen.

L'attivista politico Li Hai, 50 anni, è stato rilasciato ieri 30 maggio. Era stato condannato nel 1996 per "divulgazione di segreti di stato", dopo aver compilato liste di persone imprigionate nell'ondata di arresti seguita alla feroce repressione dei dimostranti nel giugno '89. Ai tempi del massacro di Tiananmen, Li Hai era uno studente laureatosi in filosofia all'Università di Pechino e un convinto attivista del movimento democratico. Secondo Human Rights in China, con base a New York, Li Hai ha trascorso 18 mesi in carcere dopo le proteste. Dopo il suo rilascio, l'attivista ha aiutato altri prigionieri politici, mettendosi in contatto con le loro famiglie e parlando alla comunità internazionale della loro dura condizione. Per questo, nel 1995 è stato arrestato, condannato a 9 anni di carcere e sottoposto a torture mentali e fisiche. Ha trascorso in isolamento la maggior parte del tempo stabilito dalla sentenza o sotto stretto controllo. Anche se Li è stato liberato, il governo centrale sembra rafforzare la vigilanza sugli attivisti politici e sui parenti di quelli uccisi nel massacro del 4 giugno, trattenendoli in casa e mettendo i loro telefoni sotto controllo. La polizia ha avvertito la madre di Li Hai, Gong Liwen, ad accertarsi che il rilascio del figlio non causi "eventi imprevisti".

La scorsa settimana, le autorità nella provincia orientale dell'Anhui hanno liberato un anziano di 60 anni, Zhao Wenquan, della chiesa indipendente della Cina. Gruppi per i diritti umani hanno segnalato che dal 9 maggio scorso Zhao era detenuto a Hegoi (Anhui), dopo che 4 mila abitanti avevano assistito a un festival religioso organizzato dalla sua Chiesa cristiana indipendente in occasione della fine del raccolto di primavera. È stato liberato dopo tre settimane e le accuse di "disturbo dell'ordine sociale" e "organizzazione di attività religiose illegali" sono state ritirate, ha detto la China Aid Association, con base a Glendale, Pensilvania.

Zhao è un attivista della chiesa sotterranea da più di 30 anni. Il suo è uno dei numerosi gruppi cristiani evangelici perseguitati perché si rifiutano di sottostare al governo. La Cina denuncia la presenza di 14 milioni di cristiani delle chiese ufficiali, ma gruppi per i diritti umani parlano del doppio, perché molti appartengono alle chiese sotterranee indipendenti dal governo. Negli anni passati, molti leader cristiani sono stati arrestati e le chiese sono state demolite all'interno di una repressione severa delle comunità che si rifiutano di accettare l'autorità delle organizzazioni cristiane controllate dal Partito comunista.