I rogazionisti celebrano p. Annibale M. di Francia

Urgenze:  accogliere i poveri e generare vocazioni


Manila (AsiaNews) – Per festeggiare Annibale Maria di Francia, appena dichiarato santo, i due ordini che egli ha fondato alla fine del 19° secolo, i rogazionisti del Cuore di Gesù e le Figlie del Divino zelo, hanno organizzato una Messa nazionale di ringraziamento, presieduta da mons. Gaudencio Rosales, arcivescovo di Manila, presso la cattedrale della città.

Il Santo Padre ha canonizzato Annibale Maria di Francia e e altri cinque nuovi santi a Roma lo scorso 16 maggio. Uno dei miracoli a lui attribuiti è la guarigione miracolosa di una bambina filippina da una grave meningite batterica, avvenuta nel 1993. La Congregazione vaticana per le cause dei santi ha riconosciuto ufficialmente il miracolo.

Nell'omelia della Messa di ringraziamento celebrata il 1 giugno, mons. Rosales si è soffermato sui due carismi di Sant'Annibale, la cura dei bambini e dei poveri e la promozione della vocazione al sacerdozio e alla vita consacrata. Mons. Gabriel Reyes, vescovo di Antipolo, ha aggiunto che Sant'Annibale è importante per tutti i filippini "a causa della mancanza di vocazioni qui. Sant'Annibale sottolineava sempre la necessità di pregare per le vocazioni".

"Padre Annibale ha evidenziato l'importanza della cura dei poveri e degli orfani. Nelle Filippine abbiamo tanta gente povera - almeno il 40% vive al di sotto della soglia di povertà – ha detto il vescovo. "È un bene avere la testimonianza di p. Annibale, perché l'apostolato che lui sollecitava è molto urgente nel Paese".

Per intercessione di Sant'Annibale, la comunità rogazionista sta accogliendo nuove vocazioni. Carlos Guzman, 30 anni, è stato ordinato sacerdote rogazionista il 16 maggio scorso, lo stesso giorno della canonizzazione di Sant'Annibale. Egli è volato alla sua prima parrocchia di assegnazione in Papua-Nuova Guinea il 2 giugno. "È una parrocchia con una scuola e un centro per studenti che vivono nelle altre isole". La parrocchia era gestita dai missionari australiani del Sacro Cuore, che hanno dovuto rinunciare all'incarico per mancanza di vocazioni. Il vescovo di lì e l'ex provinciale dei salesiani hanno chiesto ai missionari rogazionisti di prendere la parrocchia. "Sono entrato in questa congregazione perché Dio mi ha chiamato a questo tipo di vita", ha detto p. Guzman. "Forse Dio ha voluto che lo conoscessi più profondamente attraverso la vita che ho abbracciato ora, come prete rogazionista". (SE)