Sacerdote promuove le donazioni di sangue

Eravimangalam (AsiaNews/Ucan) – "La mia missione è fare della Chiesa la banca mondiale del sangue". Parola di padre Francio Alapatt, direttore del Jubilee Mission Hospital di Trichur, nello stato del Kerala. "Donare sangue è seguire il sacrificio di Gesù che ha dato il suo corpo e il suo sangue per la salvezza del mondo".

In Asia la gente ha paura a donare il sangue, sia per motivi di mentalità religiosa che per ragioni sanitarie. Molti contadini temono di morire facendo una donazione. Però molti poveri vendono il sangue e gli organi per vivere.

Ordinato sacerdote nel 1995, p. Alapatt ha svolto il suo primo incarico nel villaggio di Eravimangalam, all'insegna dello slogan "Donate sangue, salverete vite umane". Eravimangalam è stato il primo villaggio indiano in cui tutti gli abitanti conoscevano il proprio gruppo sanguigno.

Nel 1997 p. Alapatt è diventato direttore del Jubilee Mission Hospital di Trichur, continuando la sua campagna di alfabetizzazione sui gruppi sanguinei. Negli anni seguenti, ha istruito altri due villaggi nella diocesi di Trichur. Con alcuni studenti di medicina, p. Alapatt ha fondato il Kerala Blood Donors Forum, la più grande organizzazione di donatori di sangue nel sud dell'India. Il Forum collabora con ospedali che dispongono di medici preparati per le donazioni di sangue, effettuate con severi controlli del virus dell'HIV e altre malattie. Il governo del Kerala ha donato alle unità mediche del Forum il composto chimico per il controllo dei gruppi sanguigni.

P. Alapatt inizia una campagna in un nuovo villaggio distribuendo un opuscolo con questo appello: "Il nostro sangue non è cristiano, né indù, né musulmano. Il nostro è sangue umano". Il sacerdote sostiene che le donazioni di sangue hanno anche un forte messaggio sociale: "Sono la forma più bella di armonia sociale in un paese come l'India. Un indù che offre il sangue a un musulmano, un cristiano che fa una donazione per un sikh: questi sono semplici ma significativi atti di amore e di amicizia".