Cristiana, donna, la prima Ambasciatrice dell'Iraq a Washington

Baghdad (AsiaNews): Il Consiglio Governativo Provvisorio iracheno ha iniziato oggi a nominare i propri diplomatici all'estero. La prima nomina  è stata quella per la Sede di Washington, chiusa da tredici anni. La  scelta è per una donna, cristiana : Randa El-Rahim Francky. Lo ha dichiarato alle 15,00 ora di Baghdad il Ministro degli Esteri del Governo provvisorio, Hushiar Zibari, nel corso di una conferenza stampa tenuta nel palazzo del Ministero degli Esteri a Baghdad. La Signora El-Rahim Francky, apparsa accanto a lui, è stata presentata come "ex-esule irachena residente da anni negli Stati Uniti". Zibari ha precisato che la nuova Ambasciatrice " è sia cittadina irachena che statunitense", aggiungendo che "nominare una donna per la carriera diplomatica è segno di cambiamento radicale rispetto al vecchio regime, che non dava spazio alle donne in questo settore". La Signora Randa El-Rahim è da tempo attiva nel campo della lotta per i diritti umani. É molto "conosciuta dagli esuli iracheni negli Usa, una diaspora che conta mezzo milione di persone, che per volere del vecchio regime sono rimasti a lungo estranei all'evoluzione sociale, politica, culturale ed economica con la madre patria". El-Rahim è pure presidente dell'Istituto Iracheno da lei fondato negli Usa nel 1991.

La nuova Ambasciatrice, Randa El-Rahim ha riassunto in due punti la sua missione. Si tratta anzitutto " di riaprire l'Ambasciata irachena a Washington, chiusa da 13 anni; per rappresentare il nuovo volto di un Iraq e di un popolo iracheno che tende alla sovranità ed aspira ad tornare a far parte della comunità internazionale come uno fra i primi paesi democratici del mondo". Il secondo compito è " riallacciare i rapporti con la comunità degli esuli iracheni in Usa". La diaspora irachena, soprattutto nel Michigan ( Detroit) ed in California  (San Diego) conta all'incirca 400 mila cristiani di rito Assiro-Caldeo. Una diaspora che El-Rahim considera " altamente preparata sul piano scientifico e culturale e con enormi potenzialità. Essi possono diventare dei ponti di unione fra gli Usa e l'Iraq". La nuova Ambasciatrice ha anche affermato che nella ricostruzione dell'Iraq vi è un ruolo anche per le istituzioni  americane non governative.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il Ministro degli Esteri Zibari ha dichiarato che desidera avere " buoni rapporti con la Siria, paese molto importante, e  con tutti i paesi arabi". La situazione attuale non permette però ancora di compiere una visita a Damasco", che per il momento "non sarebbe propizia per ambedue le parti".

        Zibari ha affermato che a tempo breve sono previste nomine degli ambasciatori ad Ankara e Teheran, dove ha recentemente concluso delle visite ufficiali.

Zibari ha ottenuto da parte di Teheran delle " garanzie per rafforzare i controlli lungo i circa 1400 Km di confini comuni, impedendo il passaggio clandestino di persone..." e che si sono compiuti passi avanti per "istaurare buoni rapporti di vicinato e chiudere definitivamente la pagina del passato" fatta di guerre ed ostilità.

Per la visita ad Ankara, Zibari ha parlato della firma di un accordo con il Ministro turco per l'Economia che prevede "la partecipazione delle aziende turche nella ricostruzione del paese". Sono previste anche borse di studio e stages ad Ankara per i funzionari del Ministero degli Esteri di Baghdad. (P.B.)