Chiese e monasteri a Mosca ricordano le vittime del Grande Terrore staliniano
Il prossimo 8 agosto, 70esimo anniversario dell’avvio della repressione dei “nemici del popolo” la Chiesa russo-ortodossa prega per le migliaia di vittime. Al poligono di Butovo, dove furono massacrati fedeli di ogni religione, arriverà una grande croce dall’arcipelago Solovki, sede dei primi GULag.

Mosca (AsiaNews) – Chiese e monasteri ortodossi in tutta Mosca pregheranno per le vittime del Grande Terrore il prossimo 8 agosto, 70mo anniversario dell’avvio delle esecuzioni di massa avvenute nel biennio 1937-1938 nel poligono di Butovo, nei pressi della capitale russa. Qui ai tempi di Stalin l’Nkvd, la polizia segreta, fucilava e seppelliva i “nemici del popolo”, in questo caso soprattutto sacerdoti, religiosi e laici, di tutte le fedi: prima di tutto ortodossi, ma anche cattolici, ebrei, musulmani e armeni.

La Fondazione pubblica St. Andrew’s Flag, impegnata in progetti di educazione religiosa, ha organizzato per l’occasione il progetto “Sotto la stella della Madre di Dio”. L’iniziativa prevede di portare una grande croce lignea in processione via fiume dalle isole Solovki a Butovo, due dei tanti “Golgota russi”, con la benedizione del Patriarca di Mosca, Alessio II. L’arcipelago Solovki è stato luogo di deportazione per gli oppositori dell'ideologia comunista, e nel 1923 vi venne creato il primo nucleo di quello che poi sarebbe diventato noto col nome di GULag, il sistema di lager staliniani.

Nelle chiese di Mosca - come riferisce l’agenzia Interfax religion - si celebreranno panikhida, un ufficio funebre, per i morti nelle fucilazioni di massa del 1937-1938. Secondo i dati parziali emersi dagli archivi della Lubjanka, a Butovo, in soli 14 mesi, sono state uccise 20.675 persone. In tutto, secondo stime ufficiose, il Grande Terrore fece oltre 700mila morti.