Seoul (AsiaNews/Agenzie) – A fine agosto si terrà un summit fra i leader della Corea del nord e del sud. Annunciata oggi, la notizia ha una portata storica: si tratta del secondo incontro tra i vertici dei due Paesi, tecnicamente ancora in stato di “guerra” fra loro. La due giorni di colloqui fra il presidente sud-coreano Roh Moo-hyun e l'omologo nord-coreano Kim Jong-il è in programma dal 28 al 30 agosto a Pyongyang, capitale della Corea del Nord.
Il summit è il risultato di un graduale miglioramento nelle relazioni diplomatiche fra i due Paesi e conferma il tentativo dei nord-coreani di rafforzare i legami con il mondo esterno, a cominciare proprio dai vicini del sud; il mese scorso Pyongyang ha chiuso i reattori della più importante centrale nucleare del Paese a Yongbong, nel contesto di un programma di aiuti internazionale che intende porre fine al programma atomico nord-coreano. Nei giorni scorsi - rifersicono le agenzie internazionali - una delegazione del NIS (il centro di intelligence sud-coreano) si è recata in gran segreto a Pyongyang su invito del governo per preparare il summit di fine mese.
L’ufficio della presidenza della Corea del Sud sottolinea che il vertice di fine agosto, che arriva 7 anni dopo il primo, intende “contribuire in maniera sostanziale all’apertura di un’era di pace e prosperità fra le due Coree”; mentre l’agenzia ufficiale di Stato nord-coreana KCNA parla di un “incontro significativo” in un’ottica di pace per la penisola. A Kaesong, complesso industriale intercoreano, si terranno una serie di colloqui preparatori al summit mirati a stabilire un’agenda dei lavori.
Dal 1953, anno in cui si conclusa la guerra fra le due Coree, non è mai stato sottoscritto un accordo formale di pace, ma nel tempo i rapporti fra i due Paesi sono migliorati: dal 2000 sono stati avviati progetti economici comuni e si sono riunite molte famiglie divise in passato dalla guerra.
Il vertice potrebbe avere influssi positivi anche nella politica interna sud-coreana: Roh Moo-hyun non gode al momento di grande popolarità nel Paese, ma un eventuale esito positivo negli incontri potrebbe aumentarne il consenso popolare in vista delle elezioni presidenziali in programma a dicembre.