Scontri fra esercito e fondamentalisti: 52 morti a Jolo
Miliziani di Abu Sayyaf hanno attaccato un convoglio militare diretto a Maimbung; agli scontri avrebbero partecipato anche alcuni quadri del MILF.

Manila (AsiaNews/Agenzie) – E’ di 52 morti il bilancio provvisorio degli scontri fra l’esercito e i miliziani di Abu Sayyaf, gruppo fondamentalista filippino legato ad Al Qaeda. Teatro della nuova ondata di violenze l’isola di Jolo, nel sud del Paese: fra le vittime 25 sono soldati dell’esercito, mentre sarebbero 27 i miliziani. Alcune fonti affermano che all’attacco avrebbero partecipato anche alcuni quadri del MILF, il Fronte islamico per la liberazione Moro.

Secondo il portavoce del Comando del Mindanao Occidentale, Majar Eugene Batara, la battaglia fra esercito e fondamentalisti islamici è divampata ieri mattina in seguito ad una imboscata tesa dai guerriglieri contro un camion carico di soldati diretti al mercato di Maimbung, al quale ha fatto seguito uno scontro a fuoco ravvicinato fra i due fronti. Nella notte è intervenuta anche una pattuglia di elicotteri che ha bombardato le postazioni dei ribelli; oggi la situazione sembra essersi normalizzata, anche perché l’esercito ha sospeso gli attacchi per rispettare le preghiere del venerdì, giorno di festa per i musulmani.

Al termine della battaglia si registra un numero imprecisato di feriti fra i fondamentalisti, 10 fra le fila dell’esercito. Il portavoce militare conferma il numero delle vittime basandosi su rapporti dell’intelligence, ma non ci sono prove concrete perché i miliziani durante la ritirata hanno portato via morti e feriti.