Parte il terzo round dei colloqui a "sei"
di Pino Cazzaniga, PIME

Intanto a Seoul si sono festeggiati i 4 anni dell'incontro intercoreano: "Si è aperta un'era di riconciliazione".


Seoul (AsiaNews) - Dal 23 al 26 giugno si tiene a Pechino il terzo round dei colloqui "a sei" per la soluzione del problema nucleare nella penisola coreana. Dandone l'annuncio il portavoce del ministero degli esteri ha aggiunto:. "La Cina spera che le parti interessate raggiungeranno un consenso sulla base di quanto è già stato raggiunto".

Il tema di colloqui è lo smantellamento degli stabilimenti nucleari nella Corea del nord , voluto con forza dagli Stati Uniti. Le parti interessate, oltre ai due contendenti, sono Corea del Sud, Giappone, Russia, Stati Uniti. La Cina promotrice degli incontri fa opera di mediazione. Nella comunità internazionale si teme che i prossimi colloqui, come i precedenti, si concludano con un nulla di fatto

Ma le celebrazioni del quarto anniversario dell'incontro al vertice intercoreano, tenutesi in Corea del sud il 15 giugno scorso, hanno dato corpo alla speranza cinese.  L'avvenimento principale è stato un forum internazionale a Seoul organizzato in modo congiunto dall'università Yonsei(Corea del sud) e dall'Istituto per l'unificazione nazionale di Pyongyang (Corea del nord). L'ispiratore dell'incontro è stato l'ex presidente della Corea, Kim Dae-jung, architetto della politica di distensione e collaborazione con il nord. 

Il governo del nord vi ha mandato una delegazione qualificata. Prima del forum il presidente sud coreano  Roh Moo-hyun ha invitato a un colloquio privato Kim Dae–jung e il capo della delegazione nord coreana Ri Jong-hyu. Questi ha trasmesso a Roh i saluti personali del leader del nord e ha aggiunto "Abbiamo fatto molti progressi negli ultimi quattro anni"

Nel discorso commemorativo Roh ha detto che la Corea del sud  è pronta ad aiutare con decisione l'economia della nazione sorella se viene risolta la crisi nucleare. "La proposta di Roh è globale e specifica, ha commentato il portavoce del presidente, "globale perchè suppone la cooperazione in tutte le industrie per lo sviluppo economico della Corea del nord; specifica in quanto prevede scambi economici graduali nel processo per risolvere il problema nucleare"

Nella disputa della denuclearizzazione l'approccio di Seoul si differenzia da quello di Washington. George W. Bush vuole lo smantellamento completo, verificabile e irreversibile di tutti gli stabilimenti nucleari del nord. Gli aiuti economici verranno dopo. Roh, invece, si attiene al principio della gradualità: aiuti graduali a concessioni graduali. L'opinione internazionale pende verso la gradualità.

Il giudizio che gli analisti danno dell'incontro al vertice intercoreano del 15 giugno 2000 e' positivo. Il professor Go Yu-hwan ha scritto: "Possiamo tranquillamente dire che l'incontro formale tra i capi di stato delle due Coree, che ha chiuso un'era di discordia e di conflitti e ne ha aperta una di riconciliazione e cooperazione, è stato una svolta positiva e drammatica nella storia delle reciproche relazioni".