Chiesa coreana: impegno per la vita, contro la clonazione degli embrioni
di Joseph Yun Li-sun
Si è svolta a Seoul la “Giornata per la vita”, cui hanno partecipato cattolici e non, per chiedere alla società coreana di impegnarsi a favore dell’uomo ed al governo di non usare mai la vita, qualunque sia la sua forma, come un oggetto.
Seoul (AsiaNews/Cbck) – La Chiesa cattolica sudcoreana ribadisce il suo impegno a favore della vita e chiede al governo di non usare mai l’uomo o la vita umana, in qualunque loro forma, come un oggetto. Lo ha detto l’arcivescovo di Seoul, card. Nicholas Cheong Jin-suk, nel corso dell’annuale “Giornata per la vita” che si è svolta il 2 settembre scorso nella capitale.
 
La Giornata è iniziata con una messa solenne nella cattedrale Myongdong, presieduta dal porporato, alla quale hanno partecipato più di 4mila persone: fra questi vi erano vescovi, sacerdoti, religiosi e laici cattolici, ma anche rappresentanti di altre religioni, politici e membri del governo. Durante la messa è stata letta una “Risoluzione a difesa della vita” ed in serata è stato recitato un rosario alla luce delle candele.
 
Nel corso della sua omelia, il card. Cheong ha detto: “Questa Giornata è stata organizzata a causa della profonda preoccupazione che tutti noi proviamo davanti alla crisi che affronta il valore della vita nella nostra società. Davanti a questa crisi non possiamo rimanere in silenzio, così come non possiamo abbandonare il nostro principale impegno: trasformare la cultura della morte in una cultura della vita”.
 
Ora, ha concluso, “è arrivato il momento per ognuno di noi di fare il possibile per far sì che la nostra società rispetti la vita, e lo faccia ogni giorno ed in ogni aspetto della nostra esistenza. Dobbiamo impegnarci per questo, e far sentire la nostra voce contro chiunque si oppone alla vita”.
 
Alla fine della cerimonia, è stato letta la “Risoluzione a difesa della vita”, un manifesto che “afferma e difende la dignità della vita umana” e “proclama il Vangelo della vita”. Inoltre, esso chiede al governo di abbandonare politiche e leggi che “provocano una visione contraria alla vita”.
 
Nel testo, inoltre, si legge: “Ci opponiamo alla ricerca sulla clonazione di embrioni umani, che compromette la dignità della vita. Chiediamo al governo di abolire la pena di morte e non usare la vita, in ogni sua forma, a scopi industriali”.