La Chiesa auspica maggiore impegno dei laici nell’evangelizzazione
di Theresa Kim Hwa-young
L’ultimo incontro del Comitato per l’apostolato dei laici sottolinea l’importanza di educare i fedeli ad una “reale vita cristiana” così da poter contribuire in modo incisivo all’evangelizzazione. L’impegno per la beatificazione e canonizzazione dei 124 martiri coreani.

Seoul (AsiaNews) – Potenziare il lavoro dei laici nella sensibilizzazione al valore della vita e all’evangelizzazione, sono gli obiettivi principali delineati nell’ultima riunione del Comitato per l’apostolato dei laici della Corea del sud (CLAK) svoltosi dal 31 agosto al 1 settembre a Jaecheon.

Uno dei primi risultati concreti dell’evento è stata la creazione di un Comitato di oltre 80 rappresentanti nazionali CLAK per la promozione del processo di beatificazione e canonizzazione dei 124 martiri coreani. I promotori hanno chiesto con l’occasione ai membri della Conferenza episcopale di pregare per la causa dei 124 già “Servi di Dio”.

Il vescovo Andrew Yeom Su-jeong, presidente del CLAK ha individuato nell’evangelizzazione degli ambienti di vita uno dei principali campi di lavoro dei laici, sottolineando la necessità di educare i fedeli in modo che possano condurre nel mondo un’esistenza realmente cristiana. Per il prof. Lee Yun-sik della Seoul National University l’importanza di educare i laici in senso cristiano risiede nel fatto che l’individuo moderno può trovare la sua soddisfazione intellettuale nei media e su internet, ma i suoi bisogni spirituali ed emotivi rimangono insoddisfatti. 

Altri relatori hanno elencato gli ostacoli nella realizzazione di questi progetti: la mancanza di un’istruzione sistematica, di istituti scolastici per i fedeli laici, la rigidità e la monotonia dei corsi per la formazione.

I partecipanti all’incontro hanno deciso anche deciso di attivare in anticipo il “Comitato speciale per amare la vita”, stabilito nel 2006 sotto l’ombrello del CLAK.