Fra ingenti misure di sicurezza, si chiude il pellegrinaggio a Mariamabad
di Qaiser Felix
Per la prima volta in 50 anni di storia, il governo ha installato dei cancelli elettrici e disposto oltre mille agenti di sicurezza intorno al santuario, per garantire il pacifico svolgimento del pellegrinaggio. Fra i pellegrini, anche musulmani alla seconda visita.
Mariamabad (AsiaNews) – Decine di migliaia di ferventi pellegrini, cattolici e musulmani, hanno lasciato ieri il Santuario mariano nazionale di Mariamabad, ad 80 chilometri ad ovest di Lahore, dopo i tre giorni di festa dedicati alla Madonna “madre degli oppressi”. Per la prima volta in 50 anni di storia, il governo ha installato dei cancelli elettrici e disposto oltre mille agenti di sicurezza intorno al santuario, per garantire il pacifico svolgimento del pellegrinaggio.
 
Dopo il lungo braccio di ferro fra il governo e gli estremisti della moschea rossa di Islamabad, infatti, l’esecutivo ha imposto delle norme di sicurezza più strette per ogni manifestazione che raduni un ingente numero di persone. Tutto questo, però, non ha scalfito la buona riuscita della festa.
 
James Masih, padre di tre figli, è arrivato qui da Sialkot dopo 12 ore di bicicletta. Al santuario ha atteso per ore di poter toccare i piedi della statua dedicata a Maria, ma ora, dice ad AsiaNews, “sono convinto che sia stato come toccare la Madonna. Sono qui per ringraziarla della mia vita, e per chiederle una grazia”. La figlia di James, infatti, è non vedente: “Sono stato con lei in diversi ospedali, ma è stato tutto inutile. La Vergine mi ha ascoltato altre volte, ed ora sono sicuro che mi aiuterà”.
 
Muhammad Sohail, 21 anni, lavora in un’industria vicino a Faisalabad. E’ musulmano, ma questo è il suo secondo pellegrinaggio a Mariamabad: “Non so molto di santi e santuari, ma so che questo è famoso ed amato in tutto il Paese: qui vengono esaudite le preghiere anche dei musulmani”. Soahil è sicuro di quanto dice, perché un suo collega musulmano è stato guarito “proprio dalla Madonna”.
 
Il pellegrinaggio al “villaggio di Maria” venne istituito nel 1949 da padre Frank, un cappuccino belga divenuto poi martire, che iniziò la tradizione portando al santuario 900 fedeli. Nel corso del tempo, il numero di pellegrini che si recano ogni anno a Mariamabad è salito fino alle attuali decine di migliaia. Il 23 giugno del 1974, mons. Armando Trindade - allora arcivescovo di Lahore - ha creato la Commissione che ora ne cura la preparazione.