Tamil Nadu, quote riservate per dalit cristiani e musulmani
di Nirmala Carvalho
Dopo una lunga battaglia parlamentare, il primo ministro dello Stato annuncia: quote fisse al 3,5 % riservate per i fuori casta cristiani e musulmani. I vescovi approvano l’iniziativa, ma ricordano che lo scopo è ottenere una garanzia costituzionale per i dalit.
Chennai (AsiaNews) – Il governo dello Stato meridionale del Tamil Nadu ha approvato ieri dopo una lunga battaglia parlamentare l’inserimento di quote riservate in uffici pubblici ed istituti scolastici per i cristiani e musulmani dalit (fuori casta). Lo ha annunciato il primo ministro statale, M. Karunanidhi, che ha aggiunto: “La decisione è stata presa per garantire ai fuori casta delle due comunità alcuni benefici e privilegi, come promesso già da mesi”.
 
In un dibattito davanti all’Assemblea del Tamil Nadu, Karunanidhi ha reso noto che il suo governo introdurrà quote riservate per cristiani e musulmani dalit sin dal 15 settembre. Per il momento, le quote si attestano sul 3,5 % dei posti totali.
 
Il segretario esecutivo della Commissione episcopale per la questione delle classi sociali, p. Cosmon Arokiaraj, commenta per AsiaNews la decisione governativa: “A nome della Conferenza episcopale, accolgo con piacere questa iniziativa. Tuttavia, questo non ci distoglie dallo scopo di ottenere dalla Costituzione posti riservati e soprattutto diritti inviolabili per i nostri fratelli dalit”.
 
I dalit non indù di tutta l’India, infatti, hanno perso lo status di classi sociali “riservate” nel 1950; mentre i sikh e i buddisti lo hanno recuperato negli ultimi anni, cristiani e musulmani aspettano ancora di essere reintrodotti nelle quote. In occasione della firma del bilancio statale dell’anno scorso il governo del Tamil Nadu aveva assicurato misure concrete per le quote alle minoranze e aveva invitato Delhi a fare la stessa cosa su scala nazionale.
 
Il primo ministro dell’Unione, Manmohan Singh, ha risposto ieri: “Non possiamo discutere delle opzioni all’infinito. Dobbiamo lavorare sulla questione con un senso di urgenza, fissando dei punti e delle scadenze”.