Orissa, l’aiuto dei cattolici alle popolazioni colpite dai monsoni
di Nirmala Carvalho
Oltre 800mila persone hanno perso casa e lavoro a causa dei monsoni dello scorso mese, ed ora vivono in condizioni critiche. L’intervento a favore della popolazione del Catholic Relief Service, della Caritas e delle parrocchie locali, mira a ridare dignità agli sfollati.
Balasore (AsiaNews) – Ricoveri temporanei, medicinali e cibo, ma anche assistenza sanitaria e conforto spirituale: sono questi i principali aiuti forniti dal Carholic Relief Service (Crs) alla popolazione dello Stato orientale dell’Orissa, colpito lo scorso mese da violente inondazioni. Secondo i dati del governo, sono oltre 800mila le persone che hanno perso casa e lavoro a causa dei monsoni, e che ora vivono in condizioni critiche.
 
Caroline Brennan, incaricata del Crs per l’Asia meridionale, spiega ad AsiaNews: “Centinaia di case sono andate distrutte durante la stagioni dei monsoni, e migliaia di persone sono venute a cercare aiuto da noi e dai nostri partner”. Fra questi, spicca la Caritas indiana, che ha fornito assistenza immediata a 2.400 famiglie. Molto attive anche le parrocchie locali e la Società per i servizi sociali di Balasore, che è riuscita a coprire le necessità di 500 nuclei familiari.
 
Secondo la Brennan, i principali problemi da affrontare con urgenza sono “il rifornimento di acqua pulita, fondamentale per prevenire le epidemie, ed il cibo, che deve essere igienizzato e preparato con molta attenzione”. Molto spesso, aggiunge, “questi drammi colpiscono gli strati sociali più emarginati, che non hanno le risorse economiche per ricominciare”.
 
Proprio per questo, “già da diversi anni il Crs ha preparato dei piani di intervento speciale, per intervenire con forza in queste emergenze. Con diverse tipologie di intervento, cerchiamo di aiutare le comunità a recuperare i loro mezzi di sussistenza e non legarli così al nostro aiuto. Dopo queste tragedie, devono ricominciare a camminare da soli”.