Cattolici e musulmani insieme in chiesa, cena per la fine del Ramadan
di Qaiser Felix
Il Consiglio per il dialogo religioso della diocesi di Faisalabad ha ospitato un gruppo di leader e fedeli musulmani nella cattedrale dei ss. Pietro e Paolo, e ha offerto un iftar, banchetto con cui si rompe il digiuno del Ramadan. Studioso musulmano condanna la legge sulla blasfemia.
Faisalabad (AsiaNews) – Per promuovere l’armonia e la comprensione fra le comunità religiose del Paese, il Consiglio per il dialogo religioso della diocesi di Faisalabad ha ospitato un gruppo di leader e fedeli musulmani nella cattedrale dei ss. Pietro e Paolo, a cui ha offerto un iftar [banchetto serale che si consuma per rompere il digiuno del Ramadan ndr].
 
Fra gli ospiti del banchetto, che si è svolto l’11 ottobre scorso, vi erano Sufi Masood Ahmad Lassani, noto studioso musulmano, ed il vescovo della diocesi mons. Joseph Coutts. Questi, parlando con AsiaNews, spiega: “Per portare armonia alla nostra società, dobbiamo riunire tutti gli uomini di buona volontà, proprio come Ahmad Lassani”.
 
Sono queste persone, aggiunge il vescovo, “che ci danno il coraggio di lavorare per la pace: è un peccato che quei pochi terroristi che vivono fra di noi siano sempre al centro dell’attenzione, mentre non si trova mai spazio per le brave persone. Forse, riunendoci riusciremo ad avere un impatto più deciso”.
 
Parlando ad AsiaNews, Lassani ha condannato le minacce di morte che subiscono i cristiani pakistani che rifiutano di convertirsi all’islam: “La forza e la violenza non sono accettabili, non portano a nulla se non all’odio fra le persone. Anche io ricevo diverse minacce per queste mie posizioni, ma vado avanti”.
 
Lo studioso ha poi attaccato la legge contro la blasfemia, ed ha sottolineato come questa venga quasi sempre utilizzata per dirimere questioni personali: “Molti innocenti sono stati puniti per un crimine mai commesso, mentre i veri blasfemi girano liberi per le strade. Questa è una mentalità da talebani, che dobbiamo rigettare e condannare con forza”.