A Kuala Lumpur peggiora la libertà di stampa, specialmente su internet
di Jeff Ooy
Il governo sollecita i giornalisti a non riportare notizie negative, anche a scapito della verità. Scrittori web citati a giudizio per diffamazione da gruppi collegati al governo. Secondo Rsf, il Paese è solo al 124mo posto per libertà di informazione.

Kuala Lumpur (AsiaNews) – Peggiora molto la libertà di informazione in Malaysia, che nel 2007 è scesa al 124mo posto (su 169 Stati), dal 92mo del 2006, nella “classifica” con cui Reporter senza frontiere (Rsf) monitorizza la libertà di stampa. Si è posizionata tra gli Stati dove ci sono gravi e ripetute violazioni contro la libertà dei media.

Gayathry Venketiswaren del Centro per il giornalismo indipendente ritiene che il problema sia effettivo, anche per la presenza di leggi ormai obsolete che ostacolano una effettiva informazione.

Per Rsf la maggiore censura è in atto contro internet, che governi repressivi colpiscono sempre più per impedire la libera diffusione dell’informazione. In Malaysia due conosciuti opinionisti su internet, Ahirudin Attan e Jeff Ooi, sono stati citati a giudizio per diffamazione dal potente gruppo New Straits Times Press, collegato al governo. Wong Chin Huat, portavoce dell’Alleanza degli scrittori per l’indipendenza dei media, ha detto sul portale internet Malaysiakini che “le vessazioni contro attivisti web e ciberdissidenti… dimostrano la crescente intolleranza”.

Zainuddin Maidin, ministro per l’Informazione, ritiene la valutazione di Rsf non adeguata al Paese, perché fondata su criteri occidentali. Alcuni giorni fa ha indicato ai giornalisti di non riportare storie negative, perché l’impegno del premier Abdullah Ahmad Badawi di voler “udire la verità” non si applica ai media.

Lim Kit Siang, leader dell’opposizione, ha commentato che “la posizione della Malaysia [nella classifica di Rsf] sarebbe stata peggiore, se fosse stata data piena applicazione alla scioccante indicazione che il premier non vuole sentire la verità dai media”.