Rawalpindi, attentato suicida contro Musharraf: 7 morti
L’esplosione è avvenuta nei pressi del quartier generale delle Forze armate pakistane, dove avrebbe dovuto trovarsi il presidente Musharraf, illeso. E’ il quarto attentato in due mesi contro politici e militari pakistani.
Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – Sette morti ed undici feriti. E’ il bilancio dell’attentato suicida avvenuto poche ore fa a Rawalpindi, nei pressi del quartier generale delle Forze armate pakistane, dove avrebbe dovuto trovarsi il presidente Musharraf.
 
Rashid Qureshi, portavoce del presidente, ha invece spiegato che Musharraf “era al sicuro nel suo ufficio, al momento della detonazione”. Fra le vittime, tre sono soldati ed uno è l’attentatore: gli altri, passanti.
 
Si tratta del quarto attentato in due mesi contro politici e militari pakistani: il 4 settembre, 25 persone sono morte dentro un autobus che trasportava ufficiali dell’esercito a Rawalpindi; ad ottobre, 139 persone sono morte durante l’attacco al convoglio che riportava a casa dall’esilio l’ex premier Benazir Bhutto. Durante l’estate, un razzo ha colpito uno dei due elicotteri che trasportavano il presidente Musharraf nel nord del Paese, ed ha ucciso 4 persone.
 
Secondo alcuni osservatori, questi attacchi sono la risposta dei militanti islamici alla chiusura della Moschea rossa di Islamabad, ordinata dal presidente lo scorso luglio e recentemente riaperta. Secondo altri, si tratta di attacchi mirati e progettati con la benedizione del governo, che vuole mettere alle strette la Corte Suprema per costringerla a riconoscere l’elezione di Musharraf, ancora formalmente in bilico.