Anson Chan presenta la sua piattaforma elettorale
Voto popolare per il capo dell’esecutivo e per il parlamento; revisione dei fatti di Tiananmen; rapporti con la Cina; aiuti a famiglie ed anziani. Pechino la boicotta, presentando un candidato per nulla amato dalla popolazione.

Hong Kong (AsiaNews) – Il suffragio universale per il 2012; l’elezione diretta del capo dell’esecutivo e di tutti i parlamentari; una società che si preoccupa dei poveri e degli anziani: questi i punti più qualificanti della campagna di Anson Chan Fang On-sang, stimatissima ex segretaria generale del territorio, che concorre alle elezioni del rappresentante del Legco (Legislative Council) per l’isola di Hong Kong.

L’elezione diretta del capo dell’esecutivo e del parlamento entro il 2012 sono la garanzia di “un buon governo”, ha detto la Chan ai suoi sostenitori. Attualmente il capo dell’esecutivo è “eletto” da un Comitato voluto dalla Cina che di fatto designa il candidato da votare. Nel parlamento, solo metà dei membri sono eletti dalla popolazione, come al tempo della dominazione inglese.

Secondo la Basic Law, la mini-costituzione di Hong Kong, dopo il 2007 la popolazione ha diritto al suffragio universale. Ma Pechino ha avocato a sé date e modalità dell’attuazione di questo diritto.

Un altro punto qualificante del programma di Anson Chan è la richiesta di un “verdetto onesto” sul massacro di Tiananmen, per fare giustizia alle vittime e ai loro familiari. Pechino si è sempre rifiutata di rivedere il giudizio di “contro-rivoluzionario” dato al movimento degli studenti e degli operai dell’89, anzi ha giustificato il massacro per salvare “la stabilità e il benessere” della Cina di oggi.

Anson Chan ha anche sottolineato che proporrà aiuti per le spese scolastiche alle famiglie e per la sanità alle persone anziane e senza sostegno.

La Chan, 67 anni, cattolica, ha una conoscenza profonda dei meccanismi di Hong Kong e dei rapporti con la Cina. Essa ha lavorato come segretario generale con l’ultimo governatore inglese e con il primo cinese, dopo il passaggio del territorio alla Cina nel ’97.

Nella sua piattaforma ella ha anche inserito un maggior dialogo con la Cina, fiduciosa nello slogan di Hu Jintao, il capo di Pechino, di “mettere il popolo al primo posto”.

In realtà a Pechino sembra dispiacere la candidatura della Chan e una sua possibile vittoria e – per ora in modo nascosto – sta boicottando la sua campagna elettorale premendo su diverse organizzazioni perchè non le diano voce e spazio.

Il concorrente di Anson Chan è Regina Ip Lau Suk-yee, appoggiata da tutti i partiti pro-Pechino. La Ip è la più disamata personalità del territorio: in passato è stata segretaria della sicurezza e fautrice di una legge anti-sommossa che riduceva la libertà di espressione e di associazione. Nel 2003, oltre mezzo milione di persone hanno manifestato contro la sua legge (detta “Art. 23”), bloccandone l’attuazione.