Washington preme per "salvare" l’accordo con New Delhi sul nucleare
La Rice chiama il ministro indiano degli Esteri per ribadire che gli Usa vogliono “andare avanti”, senza rinegoziare l’accordo di collaborazione. La questione divide ancora la coalizione al governo. Dagli Stati Uniti avvertono: se il Congress fallisce nel risanare le divisioni, la campagna dell’India per un seggio permanente all’Onu potrebbe risentirne.
Mumbai (AsiaNews) – Gli Stati Uniti sono intenzionati ad “andare avanti”nell’applicazione dell’accordo con l’India per la collaborazione nel settore nucleare, senza rinegoziare i termini. È il messaggio del Segretario di Stato americano Condoleezza Rice, che ieri ha telefonato al ministro indiano degli Esteri, Pranab Mukherjee, come riferisce lo stesso Dipartimento Usa. Washington teme che le lunghe trattative per raggiungere l’accordo con New Delhi siano vanificate dalle divisioni interne alla stessa coalizione di governo indiana.
 
I partiti di sinistra si oppongono, perché la collaborazione così come è stata stabilita, conferirebbe troppa influenza a Washington sulla politica estera indiana; minacciano di togliere l’appoggio al premier Singh e quindi arrivare ad elezioni anticipate. Le parti riprenderanno i colloqui il 16 novembre. Dall’opposizione, invece, si chiede che il testo venga valutato da una Commissione parlamentare congiunta prima di un dibattito in Parlamento.
 
L’accordo, definito questa estate, permette all’India di accedere alla tecnologia nucleare civile anche se non ha firmato il Trattato di non proliferazione. Tra le altre cose prevede la fornitura a New Delhi di carburante nucleare per i prossimi 40 anni. L’amministrazione Bush mira ad uscire dall’empasse entro le elezioni presidenziali del prossimo anno. Se il Congress non riesce a convincere gli alleati e l’accordo fallisse – avvertono alcuni analisti dagli Usa - l’India perderà in credibilità e ne risentirà anche la sua campagna per un seggio permanente al Consiglio di Sicurezza Onu. (NC)