Card. Tauran: tra cristiani e indù un cammino di dialogo, nel rispetto della libertà
Nel tradizionale messaggio per la festa del Diwali, il presidente del Pontifico consiglio per il dialogo interreligioso scrive che i seguaci di credenze diverse debbono incontrarsi, per imparare a conoscersi e rispettarsi, per costruire insieme un mondo pacifico.
Città de Vaticano (AsiaNews) - Il dialogo fra seguaci di diverse religioni è oggi un “cammino necessario”, per costruire la pace mondiale, ma va fondato sul rispetto reciproco e sull’accettazione della libertà di religione. Si intitola “Cristiani e Indù: decisi a percorrere un cammino di dialogo” il  messaggio che il presidente del Pontifico consiglio per il dialogo interreligioso, card. Jean Louis Tauran ha rivolto agli indù per il Diwali, la festa della luce.
 
Ai “cari amici indù” il cardinale scrive che “il mondo attorno a noi desidera ardentemente la pace. Le religioni annunciano la pace perché traggono la propria origine da Dio, il quale, per la fede cristiana, è la nostra pace. Possiamo noi, in quanto credenti di diverse tradizioni religiose, non lavorare insieme per ricevere il dono divino della pace e diffonderlo attorno a noi così che il mondo divenga per tutti i popoli un luogo migliore in cui vivere? Le nostre rispettive comunità devono dedicare urgente attenzione all’educazione dei credenti, che possono facilmente essere indotti in errore da una propaganda falsa ed ingannevole”.
 
Ma “la credenza religiosa e la libertà vanno sempre di pari passo. Non ci può essere costrizione nella religione: nessuno può essere forzato a credere, né chiunque voglia credere può esserne impedito”. In proposito, il messaggio ricorda le parole di Benedetto XVI ad un gruppo di ambasciatori, compreso quello indiano: “…la pace si fonda sul rispetto per la libertà religiosa, che è un aspetto fondamentale e primordiale della libertà di coscienza degli individui e della libertà dei popoli” (18 maggio 2006).
 
“Come tutte le relazioni umane – prosegue il messaggio - anche quelle fra persone di diverse religioni richiedono di essere nutrite con incontri regolari, ascolto paziente, attiva collaborazione e, soprattutto, con un atteggiamento di reciproco rispetto”.  “E’ solo attraverso il nostro dialogo, evitando ogni forma di pregiudizio e di idee stereotipate sugli altri e testimoniando fedelmente i nostri precetti ed insegnamenti religiosi, che possiamo realmente superare i conflitti. Il dialogo fra seguaci di diverse religioni – conclude il card.Tauran - è oggi il cammino necessario, ed è davvero l’unico cammino percorribile per noi credenti. Collaborando insieme possiamo fare molto per costruire una società armoniosa ed un mondo pacifico”.