Attesa per le indicazioni dei vescovi sull’elezione del capo dello Stato
di Youssef Hourani
L’odierna riunione mensile dei vescovi maroniti sotto la presidenza del patriarca Sfeir cade a pochi giorni dall’appuntamento del 12 novembre, quando il parlamento dovrebbe riunirsi per eleggere il nuovo presidente della Repubblica.
Beirut (AsiaNews) – C’è attesa in Libano per l’odierna riunione dei vescovi maroniti. Come ogni primo mercoledì del mese i presuli si riuniranno sotto la presidenza del patriarca Nasrallah Sfeir per un esame della situazione religiosa, sociale e politica del Paese. L’incontro di oggi, però, avviene a pochi giorni della data fissata dal presidente del parlamento, Nabih Berri, per l’elezione del nuovo capo dello Stato, prevista lunedì prossimo 12 novembre.
 
Attesa dunque per ciò che i vescovi diranno in un comunicato previsto per la fine dell’incontro proprio sulla scelta del presidente della Repubblica, perché esiste quasi una delega generale da parte di tutte le parti influenti su quest'appuntamento elettorale, dal momento che per prassi costituzionale il capo dello Stato deve essere un cristiano.
 
Mons Paul Matar, arcivescovo maronita di Beirut, ha ribadito ad AsiaNews la "necessità di rispettare il contenuto della Costituzione e l'appoggio della Chiesa ad ogni iniziativa che mira a raggiungere un consenso fra tutte le parti”. Egli ha anche sottolineato la necessità di salvaguardare quest'appuntamento, perché in caso di fallimento potrebbe condizionare la presenza cristiana nella regione e costringere molti a emigrare.