Guizhou, fuga di gas in miniera: 32 morti
Quest’anno sono morte finora quasi 4 mila persone. La Cina rimane il Paese con l’industria mineraria più pericolosa al mondo.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Una fuga di gas in una miniera del Guizhou ha provocato la morte di 32 persone. Una squadra di soccorso ha salvato 52 minatori; altri 3 per ora sono dati per dispersi, ma le possibilità di salvarli sono molto esili. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di ieri nella miniera di carbone Qunli, nella contea di Nayong, in una delle zone più povere della Cina sud-occidentale. Dallo scorso agosto, nell’area sono avvenuti almeno altri 5 incidenti minerari.

Le miniere della Cina sono le più pericolose al mondo. Per rispondere alla crescente richiesta di energia nel Paese – basata al 70% sul carbone – i proprietari delle miniere spingono all’estremo lo sfruttamento di giacimenti senza curare la sicurezza.

Proprio alcuni giorni fa il governo ha diramato le statistiche sulle morti in miniera. Negli ultimi 10 mesi vi sono stati 3069 vittime, il 19% in meno rispetto allo stesso periodo nello scorso anno. Le statistiche sono però poco attendibili perché molte morti non vengono denunciate per evitare la chiusura delle miniere, come stabilito dalla legge. Secondo statistiche indipendenti i morti in miniera sono 20 mila all’anno.

Negli ultimi due anni il governo ha approvato regolamenti sulla sicurezza nelle miniere, ma la loro applicazione è molto vaga. Anche i colpevoli non vengono perseguiti: nel 2006, il 95% dei funzionari del Partito implicati nelle proprietà di miniere crollate, sono stati prosciolti.