Pechino offre copertura diplomatica (e armi); Teheran offre barili di petrolio
Il ministro cinese degli esteri e il presidente Ahmadinejad esaltano l’amicizia Cina-Iran. I rapporti economici hanno raggiunto quota 20 miliardi di dollari. Proprio oggi l’Iran ha consegnato alla Iaea un documento con progetti di componenti per armi nucleari.

Teheran (AsiaNews) – Rafforzare i rapporti fra Cina e Iran aiuta la pace regionale e internazionale: lo ha detto Yang Jiechi, ministro cinese degli esteri in visita a Teheran. Yang è in Iran da ieri, dove ha incontrato il suo collega Manouchehr Mottaki e il presidente Ahmadinejiad. Questi ha messo in guardia “i nemici” di Cina e Iran, affermando che “nulla può scuotere”  l’amichevole  rapporto “fra le due nazioni”.

In tutti i suoi colloqui Yang ha parlato della crisi nucleare iraniana. Teheran continua a rivendicare che i suoi progetti nucleari sono tutti finalizzati a scopi pacifici, ma la comunità internazionale sospetta che ‘Iran stia preparando un’escalation militare nucleare. Yang ha sottolineato che per la Cina l’Iran ha diritto a un uso pacifico del nucleare ed apprezza le ripetute dichiarazioni di Teheran sul non voler usare l’energia atomica per mezzi di distruzione di massa. Yang ha anche detto che la Cina spera in un rapporto di maggior cooperazione dell’Iran con la Iaea, l’ente atomico dell’Onu, e con l’Unione europea.

Proprio oggi a Ginevra l’Iran ha consegnato all’Iaea un documento che contiene disegni e progetti che potrebbero essere usati per costruire componenti di armi nucleari. Era dal 2005 che la Iaea chiedeva questi documenti. Il gesto iraniano mostra un interesse nel collaborare con la Iaea proprio mentre Mohammed El Baradei, il capo dell’organizzazione Onu, sta mettendo a punto la sua relazione che servirà alla comunità internazionale per decidere se procedere con sanzioni più dure verso Teheran. La valutazione avverrà il 18novembre prossimo in un incontro a cui parteciperanno rappresentanti di Gran Bretagna, Francia,Stati Uniti, Russia, Cina e Germania.

La Cina però è contraria alle sanzioni. Secondo molti diplomatici, l’opposizione della Cina si spiega con il suo interesse a non minare i rapporti economici con l’Iran.

Dalla metà degli anni ’90 ad oggi il volume degli affari Cina-Iran è salito da 200 milioni a 20 miliardi di dollari. La Cina importa circa l’11% del suo fabbisogno petrolifero dall’Iran,che nel 2005 ha raggiunto la quota di 14 milioni di tonnellate. Pechino, oltre ad offrire copertura diplomatica, opponendosi a sanzioni, vende a Teheran missili terra-aria e missili navi-aria, che possono essere lanciati da navi da guerra. In più, la Cina sta collaborando a esplorazioni petrolifere e a progetti di ingegneria civile.