Corte Suprema: valida l’elezione di Musharraf
di Qaiser Felix
I giudici, cambiati dopo la proclamazione dello stato di emergenza, hanno respinto anche l’ultima delle petizioni contrarie al generale, che annuncia di nuovo il suo ritiro dal comando delle forze armate. Pronto a rientrare dall’esilio saudita Nawaz Sharif, che intende partecipare alle elezioni dell’8 gennaio.
Islamabad (AsiaNews) – La Corte Suprema pakistana ha respinto questa mattina anche l’ultima petizione contraria al generale Musharraf, confermando così il voto che lo ha eletto presidente del Paese. Forti le proteste degli oppositori politici, che sottolineano come i giudici siano stati tutti cambiati dopo la proclamazione dello stato di emergenza avvenuta il 3 novembre scorso.
 
Nel frattempo, l’ufficio presidenziale ha confermato l’intenzione di Musharraf di rinunciare al comando delle forze armate. Al suo posto, sarebbe stato nominato il generale Ashfaq Kayani, che ne prenderà il posto soltanto quando vi sarà l’annuncio ufficiale.
 
Alla luce di questi sviluppi, Washington ha confermato il suo appoggio al presidente eletto. Pur condannando lo stato di emergenza, il presidente Bush ha sottolineato che Musharraf “è un uomo di parola, che crede nella democrazia”.
 
Infine, dovrebbe rientrare nel Paese anche l’ultimo degli storici oppositori del generale, il leader musulmano Nawaz Sharif, da tempo in esilio in Arabia Saudita. Parlando con i media, Sharif ha detto che la visita di Musharraf al re Abdallah “è servita proprio per fissare i termini del rientro”, che deve avvenire entro due giorni se il politico intende candidarsi alle elezioni parlamentari dell’8 gennaio.
 
Infatti, la Commissione elettorale ha confermato che gli uffici per presentare le candidature rimarranno aperti soltanto fino al 26 novembre, termine ultimo per proporsi. Sharif, che conta su un sostegno popolare elevato, intende concorrere per ottenere la carica di primo ministro, fino ad ora virtualmente assegnato alla leader popolare Benazir Bhutto.