Il Patriarcato russo pronto ad educare sacerdoti cinesi
Il metropolita Kirill, presidente del Dipartimento relazioni con le chiese estere del Patriarcato di Mosca, ha confermato la disponibilità di Mosca ad educare teologicamente i sacerdoti ortodossi della comunità cinese, che conta 15mila membri.
Mosca (AsiaNews/Interfax) – Le scuole russe di teologia ortodossa sono pronte ad educare gli studenti provenienti dalla Cina, che giuridicamente costituisce una Chiesa ortodossa autonoma. Lo ha detto il metropolita Kirill, presidente del Dipartimento relazioni con le chiese estere del Patriarcato di Mosca.
 
Al momento, ha sottolineato il metropolita, nessun sacerdote ortodosso cinese lavora all’interno del Paese, che conta una comunità di fedeli pari a 15mila unità. La Chiesa locale, ha aggiunto, ha ricevuto l’autonomia dal Sinodo della Chiesa russa dal 1957, ma al momento non ha alcun primate. L’ultimo, il vescovo Vasily di Pechino, è morto nel 1962.
 
Il Sinodo ha quindi stabilito nel 1997 che la cura canonica delle parrocchie cinesi è di competenza del Patriarca russo Alessio II: “La Chiesa russa – ha concluso – non ha alcuni interesse ambiguo nel voler restaurare l’indipendenza della Chiesa cinese. Tuttavia, in quanto loro Chiesa-madre, siamo pronti a mandare nostri sacerdoti come misura temporanea”.