Premio cattolico per i media, che “costruiscono pace”
di Weena Kowitwanij
Le Comunicazioni sociali cattoliche della Thailandia hanno assegnato il Premio ai media più impegnati nella promozione di valori positivi. Presente alla cerimonia, il presidente della Conferenza episcopale mons. Phimphisan: chi fa comunicazione “non dimentichi le sue responsabilità”.
Bangkok (AsiaNews) – “Con l’aumento della violenza in tutta la società è di fondamentale importanza che chi opera nel campo della comunicazione tenga sempre presente la responsabilità che ha nei confronti del pubblico e si impegni a trasmettere contenuti morali positivi”. Con queste parole mon. George Yod Phimphisan, presidente della Conferenza episcopale della Thailandia (Cbct) e delle Comunicazioni sociali cattoliche (Csct) spiega il valore del Premio cattolico per i media giunto quest’anno alla sua 20° edizione.
 
Mons. Phimphisan, che ha presieduto questa settimana alla cerimonia di premiazione, ha sottolineato anche l’importanza di una “collaborazione tra scuola e genitori, perché prestino attenzione al futuro dei più giovani controllandone insieme l’uso della Tv”.
 
Il Premio, nato nel 1988, è promosso dal Cst in collaborazione con la Scuola di arti comunicative dell’Università dell’Assunta e di quella di San Giovanni. P. Anthony Vorayudh Kitbamrung, direttore del Cst, racconta che l’iniziativa mira a “incoraggiare i media a costruire pace e una società sana; vengono premiati quei programmi che sostengono il valore della famiglia, l’amore, l’onestà tra le coppie e la solidarietà per il prossimo”.
 
Quest’anno, tra i vincitori risultano: la canzone in thai intitolata “Ora”, perché “incoraggia i giovani a realizzare i propri sogni” e la trasmissione “Non aspettare che sia troppo tardi”, in quanto “invita a prendersi cura dei propri genitori”.