“Vergognosa” la situazione post-tsunami in Sri Lanka
di Melani Manel Perera
Lo denuncia il World Forum of Fisher People, i cui rappresentanti hanno visitato alcune delle comunità di pescatori colpite dall’onda anomala. A tre anni dalla tragedia, i superstiti vivono ancora in tende ed a stento riescono a guadagnarsi da vivere. Un appello al governo perché si impegni realmente nella ricostruzione e nella ripresa economica.
Colombo (AsiaNews) – A quasi tre anni dallo tsunami, i pescatori in Sri Lanka colpiti dal disastro del dicembre 2004 ancora languono nei campi per sfollati e la ricostruzione e la ripresa economica tardano. È la denuncia arrivata al termine della quarta assemblea del World Forum of Fisher People (WFFP) svoltasi dal 29 novembre al 3 dicembre a Kochchikade, nord di Colombo. In 68, delegati della comunità di pescatori da tutto il mondo, hanno visitato alcune zone dell’isola interessate dallo tsunami e hanno espresso “preoccupazione” per le condizioni di vita dei superstiti dell’onda anomala.
 
Il neo Coordinatore del WFFP, il sudafricano Naseegh Jaffar, si è detto inoltre “rattristato per la situazione post tsunami, vista in Sri Lanka e per la miseria delle vittime, specialmente pescatori, che ancora soffrono nei campi per sfollati”. Ieri in conferenza stampa, Jaffar ha voluto ricordare che questa gente “non ha perso solo la casa e le sue proprietà, ma anche la sua dignità, i suoi diritti umani fondamentali”. Per questo il Forum ha lanciato un invito affinché il governo di Colombo si assuma le sue responsabilità di fronte alla tragedia e si impegni a risollevare la comunità.
 
Tra i delegati che hanno visitato i centri post- tsunami, anche nei dintorni della capitale, ci sono Joyce Oruko, del Kenya, e Marie Ademar, dall’Europa. Ad AsiaNews entrambi hanno dichiarato concordi: “Dopo il 26 dicembre 2004, tutto il mondo si è precipitato ad aiutare lo Sri Lanka colpito dal disastro, per questo ora è così deprimente vedere vittime innocenti ancora nelle tende, che lottano solo per la sussistenza”.
 
Nata a New Delhi nel 1997, il WFFP è la sigla che unisce i piccoli pescatori, e impiegati dell’industria della pesca nelle zone costiere e sulle isole in 25 Paesi del mondo. Il WFFP si incarica di portare le esigenze di questa categoria davanti a governi e grandi organismi internazionali.