In Sri Lanka la violenza è diventata uno “stile di vita”
di Melani Manel Perera
Lo denuncia l'Asian Human Rights Commission in un rapporto diffuso in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani. Il 2007 è stato un anno di continue violazioni, da parte dei ribelli tamil, come pure del governo. In aumento corruzione e restrizioni alla libertà di espressione.
Colombo (AsiaNews) – Il 2007 è stato un anno di continue violazioni dei diritti umani in Sri Lanka. Lo denuncia l’ultimo rapporto dell’Asian Human Rights Commission (AHRC), pubblicato in occasione della Giornata internazionale per i diritti umani, ieri 10 dicembre. Il documento prende in analisi 11 Paesi asiatici, tra cui Myanmar e Pakistan, dove si sono verificate vaste proteste popolari contro regimi militari, come pure Bangladesh e Thailandia. E poi Filippine e Sri Lanka, dove la violenza - secondo AHRC – è diventata uno “stile di vita”. 
 
Il rapporto riferisce che nella ex Ceylon, “gli ultimi mesi hanno visto un ritorno alla situazione precedente la firma del cessate-il-fuoco del 2002 tra ribelli delle Tigri tamil e governo”. Risultato di questa involuzione della guerra civile sono: arresti di migliaia di tamil solo sulla base della loro appartenenza etnica e scontri tra le due parti in conflitto a scapito della popolazione”. Inoltre, aggiunge la AHRC, sui numerosi abusi commessi a danno dei civili - sia sul territorio controllato dai separatisti che su quello sotto il controllo di Colombo - non viene condotta alcuna indagine.
 
A riguardo è dura la condanna sull’inefficienza della Commissione presidenziale, istituita di recente per far luce su numerosi casi di sparizioni e sequestri: “è una farsa”. Secondo l’Onu, lo Sri Lanka detiene il record mondiale di sparizioni e il governo non autorizza la presenza di personale straniero che monitori la situazione dei diritti umani sull’isola. La AHRC lancia, invece, un appello affinché la comunità internazionale non rimanga a guardare e intervenga nonostante l’ostruzionismo di Colombo.
 
Il quadro dello Sri Lanka fornito dal rapporto è negativo su tutti i punti di vista, calcolando che il 2007 ha anche visto un aumento degli indici di corruzione e delle restrizioni alla libertà di espressione.