Putin sceglie il suo "erede", che lo vuole premier
Ieri il capo di Stato russo ha dato il suo appoggio al vice premier Medvedev come candidato per le presidenziali. Soddisfatta la Chiesa russo-ortodossa, che parla di “decisione ponderata”; approvazione anche da parte di ebrei e musulmani. E il “delfino” già augura la poltrona di primo ministro al “venerato maestro”.
Mosca (AsiaNews) – Un decisione “ponderata” quella del presidente uscente Vladimir Putin, che ieri ha dato il suo sostegno alla candidatura di Dimitry Medvedev alle presidenziali del 2 marzo. Lo sostiene il Patriarca di Mosca, Alessio II, che oggi ha espresso la sua approvazione per la “scelta”. In una conferenza stampa il leader della Chiesa russo-ortodossa ribadisce il pieno appoggio alla “rotta Putin” già manifestata in occasione delle controverse elezioni della Duma lo scorso 2 dicembre. Il Patriarca è convinto che il presidente conosca l’impegno attivo di Medvedev - attuale primo vice premier – “nell’applicazione dei programmi nazionali”. Tra questi quello che più interessa il Patriarcato è sicuramente il programma per il riconoscimento governativo delle istituzioni scolastiche religiose e l’insegnamento dei fondamenti della religione ortodossa nelle scuole.
 
E come in occasione dell’appuntamento elettorale del 2 dicembre, anche altre religioni fanno fronte unico a sostegno di Putin. Sia la Federazione delle comunità ebraiche in Russia che il Consiglio dei mufti hanno accolto “positivamente” la candidatura di Medvedev.
 
Medvedev, anche presidente del colosso petrolifero Gazprom, non perde tempo: si augura di vedere sulla poltrona di premier Putin, vincitore con Russia Unita delle elezioni politiche, e lancia il suo programma elettorale. Oggi, in un incontro con i leader dei quattro partiti, che alle presidenziali dovrebbero appoggiare il suo nome, ha annunciato l’intenzione di utilizzare i vasti proventi derivanti dallo sfruttamento petrolifero per alcuni programmi in ambito sociale, tra cui educazione e sanità.
 
Putin, impossibilitato dalla Costituzione a concorrere per un terzo mandato consecutivo, ha più volte espresso il desiderio di rimanere una figura di riferimento nel panorama politico russo. Diversi analisti ipotizzano che Putin appoggiando una figura “soft” come Medvedev - stimato negli ambienti internazionali e che “lo venera come un maestro”, dicono gli esperti - voglia in realtà controllare il futuro presidente dalla poltrona di primo ministro. E proprio la “continuità” della linea politica e la “stabilità” della nazione sono i due obiettivi che premono all’elettorato russo. Stando ai sondaggi, la popolazione pur non soddisfatta appieno dell’operato di “zar Vladimir” voterà comunque il candidato da lui approvato per evitare “il ritorno al caos degli anno ‘90”.