Da oggi Mosca sospende il Trattato sulle forze convenzionali
Il Ministero degli esteri annuncia che la decisione, annunciata a luglio da Putin, è entrata in vigore questa notte, ma che al momento non sono previsti massicci dispiegamenti di mezzi militari. Il gesto è ritenuto un gesto per premere politicamente sulla Nato.
Mosca (AsiaNews) – Da mezzanotte di oggi la Russia ha smesso di applicare il Trattato sulle forze convenzionali in Europa, che poneva limiti al dispiegamento di carri armati, aerei e armamento pesante in genere nel Vecchio continente. La decisione, annunciata il 13 luglio dal presidente Vladimir Putin, è stata confermata questa notte dal Ministero degli esteri. “La Russia – annuncia una dichiarazione del dicastero – ha sospeso ogni attività riguardante l’applicazione del Trattato”, ma “non ha al momento progetti di aumento massiccio di armamenti alle frontiere”.
 
“Il Trattato – prosegue la dichiarazione – non corrisponde più da tempo alla realtà contemporanea e agli interessi della Russia nel campo della sicurezza”, ma Mosca “è pronta a proseguire il dialogo”. Il comunicato russo fa con ciò riferimento al fatto che i Paesi della Nato non hanno ratificato l’aggiornamento del Trattato, deciso ad Istanbul nel 1999, che tendeva ad adeguare le previsioni della convenzione alla realtà seguita alla scomparsa dell’Unione Sovietica, esistente al momento dell’accordo, che è del 1990.
 
Dal punto di vista militare, l’aspetto più delicato è, al momento, la mancanza di informazioni che era prevista dal Trattato. Politicamente, il gesto è ritenuto un mezzo di pressione sull’Occidente dopo la decisione americana di schierare un sistema antimissile in Europa, in Paesi un tempo parte del blocco sovietico.