Il Natale di un missionario PIME tra i bambini delle baraccopoli di Bangkok
Case-famiglia per aiutare a crescere i bimbi e tenerli lontano dalla violenza e dalle tentazioni della città, cercando di mantenere i rapporti con i genitori, perché tornino ad assumerne la responsabilità. A nord, invece, si cerca di procurare la terra per le famiglie della tribù Lahu, fuggita dalla guerra civile del Laos nel 1975.
Bangkok (AsiaNews) – “Proprio in questi giorni la mamma di tre dei nostri bambini della casa-famiglia ‘San Domenico’ mi ha telefonato dicendosi pronta a riaccogliere i suoi tre figli perchè: ‘il nuovo marito vuole bene ai figli e la situazione economica della famiglia è migliorata’ ”. E’ una delle vicende andate a finire bene, ma tante altre purtroppo hanno esito opposto, narrate da padre Adriano Pelosin - missionario del PIME che da più di 20 anni opera in Tailandia - in una lettera inviata, insieme con padre Raffaele Manenti, pure del PIME, per Natale a chi ha compiuto adozioni a distanza e ai benefattori.
 
“Mentre scrivo – prosegue il missionario - apro il giornale di oggi, il Bangkok Post e leggo le statistiche della violenza dell’anno 2006 in Tailandia: 519 atti di violenza e 8 morti al giorno. Entro le mura domestiche si sono registrati il 35% dei casi di violenza; il 29% è tra i giovani dai 15 ai 29 anni. Noi – aggiunge - lavoriamo nelle baraccopoli da dove provengono la maggioranza dei nostri bambini delle case-famiglia e dove anche assistiamo i bambini poveri con le borse di studio e attività di formazione. Sembra un lavoro quasi inutile. Proprio ieri, domenica 18 novembre, sono stato in un riformatorio-prigione a trovare 4 ragazzi. Due sono stati presi  perchè fumavano marijuana e sniffavano colla, un altro perchè ha picchiato violentemente una persona e un altro perchè ha messo incinta una ragazza minorenne. Le nostre case-famiglia vogliono essere una risposta ai problemi di molti bambini abbandonati. Nello stesso tempo teniamo continui rapporti con i genitori e i parenti dei nostri bambini affinché si arrivi al punto che i genitori possano riprendere le responsabilità dei loro figli”.
 
“All’inizio di ogni semestre, cioè in maggio e novembre incontriamo tutti i genitori dei bambini che stiamo aiutando con borse di studio affinché cooperino con noi all’educazione dei figli; affinché i figli non cadano in balia delle tante tentazioni della città di Bangkok: sesso facile, prostituzione, droga, violenza e malattie varie, soprattutto Aids. Si cerca di far crescere la coscienza sia nei figli sia nei genitori”.
 
Ma non solo le baraccopoli della capitale. “ Sono stato per tre giorni a visitare i villaggi di Mae Put e Suksawan nella provincia di Kampeng Pet, dove abbiamo tanti bambini adottati e, dove – scrive il missionario ai benefattori - con le vostre offerte, stiamo comperando le risaie per quelle famiglie della tribù Lahu, che come sapete, sono fuggiti dalla guerra civile del Laos nel 1975 e ancor oggi non hanno un pezzo di terra che permetta loro di vivere dignitosamente. Col vostro aiuto abbiamo comperato la terra per 52 famiglie, ne manca ancora per 78 famiglie. I Lahu si moltiplicano in fretta; fanno tanti figli e questi si sposano a 16 o 18 anni. Questa volta vorrei chiedere un sacrificio speciale a quelli di voi che possono, per poter fare un po’ più in fretta a comperare le terre e così dare stabilità a questa tribù”.
 
“Vi do anche la bella notizia – prosegue la lettera - che altri tre giovani tailandesi sono in Italia per studiare psicologia e scienze dell’educazione e così adesso sono quattro. La nostra speranze è che tra qualche anno tornino in Tailandia per aiutarci a educare i nostri bambini abbandonati”. E un’azione nella quale i missionari del PIME hanno il sostegno della Università di Padova. “Continua a darci una buona mano mandando senza interruzione a turno due psicologi ogni anno per aiutare i nostri assistenti e ragazzi nell’educazione. Vogliamo ringraziare l’Associazione Psicologi Senza Frontiera, organizzata e seguita dal prof. Luciano Gamberini in collaborazione con l’Università Ramhampeng di Bangkok”.
 
“L’altra bella notizia – conclude la lettera - è che il 17 febbraio 2008 sarà benedetta la Casa degli Angeli che ospiterà bambini disabili sotto la responsabilità di Maria Angela Bertelli delle Missionarie Saveriane di Parma”.