Testo scolastico sulle “Religioni in Russia” demonizza i cattolici
di Maria Anikina
Secondo esperti e leader di diverse comunità, il manuale contiene numerosi “errori di concetto”, utilizza “terminologia xenofoba” ed è di “basso livello scientifico”. Nel testo si chiede agli studenti “quali problemi ha causato al Paese la libertà dei cattolici di estendere la loro fede”.
Mosca (AsiaNews) – “Quali sono i nuovi problemi che affronta la società russa dopo che i cattolici hanno ottenuto la libertà di estendere e rafforzare la loro fede?”. È una delle tante domande e affermazioni tendenziosi e inesatte contenute nel libro di testo per scuole medie “Religioni in Russia”. Scritto da Andrei Kulakov, il manuale è stato presentato poche settimane fa alla famosa fiera internazionale del libro di Mosca, la Non Fiction. Il testo nel suo insieme presenta il cattolicesimo come una realtà ostile alla religione tradizionale della Russia, quella ortodossa.
 
Sul libro di Kulakov si è subito acceso il dibattito tra i media nazionali e negli ambienti ecclesiastici. Un’agenzia di stampa russa l’ha definita una pubblicazione di “basso livello scientifico e che utilizza terminologia xenofoba”. Solo per fare un esempio degli errori di forma e concettuali contenuti nel manuale, basta andare a pagina 108 per trovare la foto di Giovanni Paolo II con invece la didascalia “Benedetto XVI”.
 
Il testo è stato a lungo discusso tra gli esperti. Il co-presidente dell’Istituto per la libertà di coscienza, S. Mozgovoi, avverte che lessico e terminologia inappropriata possono causare un “incremento di xenofobia, intolleranza e tensioni in una società multirazziale come quella russa”. L’aspetto più grave è che le critiche e le correzioni, suggerite all’autore da alcuni studiosi  prima della pubblicazione, non sono state prese in considerazione. Durante la stesura del manuale Kulakov e il suo gruppo di lavoro hanno consultato i leader religiosi di diverse comunità. Per la Chiesa è intervenuto il Consiglio editoriale della “Enciclopedia cattolica russa”, che ha fornito un giudizio negativo sul testo scolastico, elencando almeno 40 “gravi errori” nei soli due capitoli “Il cattolicesimo” e “Il cattolicesimo nella storia della Russia”. Ma nell’edizione finale del libro non appare nessuna correzione. “Ora l’unica speranza –  Igor Baranov, membro del Consiglio – è che gli educatori facciano la scelta giusta tra manuali contenenti informazioni esatte e quelli pieni solo di mistificazioni”.