Kathmandu, 2mila in piazza per il ritorno del re
di Kalpit Parajuli
I Partiti monarchici del Parlamento di Kathmandu, di impronta nazionalista e di fede indù, hanno guidato la protesta contro l’Alleanza dei 7 partiti, la coalizione di governo che ha trasformato il Nepal in una democrazia privando il re di ogni potere.
Kathmandu (AsiaNews) – Oltre 2mila persone hanno manifestato ieri nella capitale nepalese per chiedere il ritorno della monarchia nel Paese. Il gruppo ha inoltre annunciato il lancio di una battaglia “contro l’autoritarismo anti-monarchico” dell’Alleanza dei 7 Partiti, la coalizione di governo che ha trasformato il Nepal in una democrazia privando il re di ogni potere.
 
Guidati dai Partiti monarchici del Parlamento di Kathmandu, di impronta nazionalista e di fede indù, i manifestanti hanno criticato la nuova Costituzione ed hanno accusato l’Alleanza di “aver privato il popolo dei propri diritti, uno alla volta”. Nel mirino, inoltre, la definizione del Nepal, che secondo la nuova Carta costituente è una “repubblica democratica e federale”.
 
Rabindra Nath Sharma, presidente del Rastriya Prajatantra Party Nepal, ha parlato davanti alla folla: “Non possiamo rimanere muti testimoni dei continui abusi ai diritti della popolazione. Questo è l’inizio di una lunga battaglia”. Kamal Thapa, ex ministro degli Interni dell’ultimo Gabinetto monarchico, ha aggiunto: “I nuovi emendamenti costituzionali, che eliminano la figura del re, non sono soltanto anti-democratici: sono anti-costituzionali. Per decidere il fato del re, dobbiamo affidarci ad un referendum”.