Il Beato Joseph Vaz, per il “risveglio” della missione in Sri Lanka
di Melani Manel Perera
I cattolici festeggiano l’“Apostolo dello Sri Lanka”. Al via dal 16 gennaio i tre anni di preparazione per i 300 anni dalla morte del Beato. I vescovi invitano, sull’esempio di Vaz, a rinnovare l’impegno nella missione.
Colombo (AsiaNews) – Quest’anno la festa del Beato Joseph Vaz, l’“Apostolo dello Sri Lanka”, assume un significato particolare per la Chiesa locale: tra due giorni partiranno i tre anni di preparazione al terzo centenario della morte del Beato (16 gennaio 2011), che nell’allora Ceylon ha reso possibile la “rinascita del cristianesimo dalle sue stesse ceneri”.
 
Joseph Vaz nasce nello Stato indiano di Goa nel 1651, quando la zona era sotto il dominio portoghese. Diventa sacerdote nel 1676 all’interno della Congregazione di San Filippo Neri. Si reca poi come missionario in Sri Lanka (allora Ceylon), da dove gli olandesi della Compagnia delle Indie avevano espulso i missionari e minacciato di morte qualsiasi prete fosse stato sorpreso sull'isola. In modo clandestino, ilp. Vaz porta il suo aiuto ai cattolici del luogo e arriva fino alla capitale Colombo. Uno dei suoi più importanti impegni è la traduzione del Vangelo nelle lingue tamil e singalese. Muore a Kandy il 16 gennaio 1711. E’ stato beatificato da Giovanni Paolo II il 21 gennaio 1995 a Colombo.
 
La festa verrà celebrata in forma solenne domani al santuario dedicato al Beato, nel villaggio di Maha Galgamuwa, diocesi di Kurunegala, dove  Joseph Vaz ha vissuto per diversi anni. La messa sarà celebrata dal vescovo locale, mons. Raymond Peiris, e dall’arcivescovo ausiliario di Colombo, mons. Marius Peiris.
 
Intanto il presidente del Segretariato nazionale del Beato Joseph Vaz, mons. Vianney Fernando, ha diffuso un messaggio in cui spiega l’importanza dei prossimi tre anni per la Chiesa dello Sri Lanka. “Questo periodo – si legge – servirà a rinnovare e approfondire la nostra fede cristiana; seguire l’esempio di questo eroico missionario servirà a risvegliare in tutti i membri della comunità il necessario impegno nella missione. Il sogno della Chiesa in Sri Lanka di essere evangelizzatrice riceverà un ulteriore impeto da questi anni di preparazione alla ricorrenza”. Il messaggio, infine, invita a continuare le preghiere per la canonizzazione del Beato.